Piaggio, premio da 3mila euro e orario flessibile nel contratto di gruppo

Votato a maggioranza nei tre stabilimenti

Un orario di lavoro più flessibile, una concertazione di gruppo e la precedenza di lavoratori a tempo determinato sugli interinali. Contiene anche questo l’accordo aziendale approvato oggi 14 febbraio dai lavoratori del Gruppo Piaggio con il 71,3% dei voti.

Un voto, quello concluso, finalizzato all’approvazione del primo contratto aziendale del Gruppo, che ha coinvolto tutti i lavoratori degli stabilimenti di Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi.

La partecipazione al voto è stata molto alta: il 70,7 % degli aventi diritto. In tutti gli stabilimenti del Gruppo Piaggio ha vinto il si. Con il voto favorevole della maggioranza dei dipendenti Piaggio, quindi, si conclude positivamente una lunga trattativa aziendale durata oltre 2 anni e mezzo, che ha visto la partecipazione delle delegazioni di Fim, Fiom, Uilm di tutti gli stabilimenti di Pontedera, Noale e Scorzè, Mandello del Lario.

“Le lavoratrici e i lavoratori del gruppo – per i sindacati – hanno saputo riconoscere positivamente il difficile negoziato che ha portato oggettivi miglioramenti economici e vantaggi sulla parte normativa. Le segreterie nazionali esprimono forte soddisfazione per il risultato ottenuto e per l’ampio sostegno espresso dai lavoratori con il voto favorevole, nello stesso tempo ritengono fondamentale l’apporto al negoziato dato dalle delegazioni delle Rsu di tutti gli stabilimenti italiani, che attraverso un forte lavoro unitario hanno consentito di superare le fasi di maggior criticità della trattativa, rinnovando dopo oltre 11 anni il contratto aziendale del Gruppo Piaggio”.

Tra le principali novità ci sono le “nuove relazioni industriali di gruppo, recependo le novità positive del Ccnl, costituendo il coordinamento nazionale e un comitato consultivo di partecipazione, che avranno il compito di discutere delle strategie generali del gruppo, verranno rafforzate le commissioni di fabbrica (ambiente salute e sicurezza, Organizzazione del Lavoro, formazione continua, Welfare, pari opportunità), a cui vengono affidati importanti compiti quali l’analisi analisi dei tempi di lavoro, delle saturazioni e degli ambienti di lavoro compreso il microclima, analisi dei mancati infortuni, coinvolgimento di Rls e lavoratori nella prevenzione, la verifica della correttezza degli inquadramenti professionali, l’esercizio del diritto soggettivo della formazione continua e la sua certificazione”.

Poi c’è portare i part time verticali di Pontedera in tempo pieno, con una verifica intermedia il 30 giugno 2021, mantenendo impegni sulla trasformazione al 75% e comunque di tutti i contratti entro il 31 dicembre 21. Tra le novità c’è un orario di lavoro con flessibilità in entrata e in uscita che “per gli impiegati part time viene ampliata a 15 minuti. I permessi a recupero vengono aumentati da 6 a 8 ore, con l’impegno a verificare la fattibilità a estendere la flessibilità d’ingresso nelle aree operaie indirette, la sperimentazione dello smart working”.

I part time orizzontali saranno concessi per periodi non superiori a 12 mesi, con possibilità di ulteriori proroghe per periodi non inferiori a 6 mesi e nei contratti a termine  viene rafforzato il diritto di precedenza dei lavoratori a termine e in somministrazione nelle successive assunzioni a tempo indeterminato. “Si approfondiranno eventuali soluzioni legali e contrattuali per superare lo scoglio delle causali, posto dalla attuale legge, alla riassunzione dei medesimi lavoratori con contratti a termine o in somministrazione”.

Sull’orario plurisettimanale “non ci sono stati peggioramenti: sarà applicato quanto già previsto dal contratto nazionale e dagli accordi aziendali”. Previste “Facilitazione al reinserimento delle lavoratrici madri e un accordo contro le molestie sessuali”.

Il valore massimo del premio di risultato sarà di 3mila euro l’anno, secondo i parametri di redditività, produttività e difettosità, con obiettivi da individuare ogni anno. Gli anticipi mensili del premio saranno aumentati a 120 euro da marzo 2020, a 140 euro da gennaio 2021 e a 155 euro da gennaio 2022, più circa 400 euro erogate ad aprile 2020 e saranno detassati, aumentando così i netti.

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