“La voglia di fare è tanta” ma la Mostra mercato del tartufo aspetta direttive

Intanto resta in carica il consiglio di San Miniato Promozione, prorogato dopo la scadenza

Tempi duri per il turismo, che a San Miniato come altrove colpisce un settore che durante l’estate vive tradizionalmente il suo momento migliore, quest’anno ricadente per intero nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Dopo aver cercato di capire l’estate che verrà (qui l’articolo), proviamo a guardare ancora più avanti, all’autunno.

Il settore, insieme al suo momento clou a novembre con la Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato, sono al centro delle preoccupazioni e delle iniziative dell’assessore Elisa Montanelli e dei vertici della Fondazione San Miniato Promozione, che avrebbero dovuto andare in scadenza proprio quest’anno e invece saranno prorogati.

“Sul Tartufo – spiega Montanelli, titolare delle deleghe a turismo, attività produttive e lavoro – dobbiamo capire cosa succederà quando daranno il via a manifestazioni di quel tipo e soprattutto a che condizioni. Garantire il contingentamento con la forma tradizionale della Mostra che tutti conosciamo non sarà facile. Dobbiamo aspettare l’inizio della Fase 2 con tutte le direttive che, spero, arriveranno. Al tempo stesso dovremo capire se, stante la possibilità di fare l’iniziativa in modo diverso a certe condizioni, vi è l’opportunità di sottostarvi. Quali forme alternative attuare e quali costi avrà tutto questo è presto per dirlo”.

Intanto qualche risposta per il settore della ristorazione e della ricezione turistica potrebbe arrivare da una proposta di Slow Food. “La rete delle Città Slow, di cui storicamente noi facciamo parte, ha messo sul piatto delle proposte come quella di emettere dei voucher che i turisti possono acquistare a prezzi vantaggiosi e che danno diritto ad usufruire di determinati servizi in ristoranti e alberghi in un prossimo futuro. Soldi che però a coloro che garantiscono il servizio arriverebbero subito, garantendo quindi ai gestori una liquidità immediata. L’idea è buona e so che sta riscuotendo un certo favore anche da parte di alcuni dei nostri ristoratori. Quello che molti propongono al governo e che attualmente è in fase di analisi è una defiscalizzazione ulteriore anche di quei ricavi derivanti dai voucher, un modo per sostenere il settore e al tempo stesso garantire una scoutistica per il turista”.

L’altro nodo è, appunto, la Mostra Mercato, sulla quale stanno riflettendo i vertici di San Miniato Promozione, attualmente in carica ‘in deroga’. “I nostri incarichi – spiega il presidente Delio Fiordispina – erano a scadenza, al momento resteremo in sella e stiamo monitorando la situazione dell’emergenza.
La nostra situazione è comune a tanti eventi sparsi per lo stivale, anche del nostro stesso specifico settore. Da Alba, ad esempio, non sappiamo niente. Anche loro avevano anticipato le date della loro Mostra, dal 10 ottobre all’8 dicembre, per la 90esima edizione. Ma non ci giungono altre notizie.

Avevamo preparato una grande promozione in primavera, con stand già prenotati alla finale nazionale di basket a Ravenna e per il Festival Tipicità a Fermo, ma è stato tutto sospeso. Come ferme sono le altre vetrine del tartufo a San Miniato. Per Cigoli c’erano già i manifesti in giro, ma ovviamente è tutto bloccato”.
L’impressione è che, se anche ci sarà una Mostra, non sarà quella che ricordiamo. “In questi anni – spiega il presidente – avevamo cambiato molte cose, per adeguarci ai decreti Torino e all’antiterrorismo. Immagino che dovremo lavorare duramente in vista dell’attuale emergenza. La voglia di fare è tanta. Mi piace pensare che la Mostra possa essere quell’occasione di rilancio che attendono i settori più colpiti dalla pandemia, l’enogastronomico e il turistico, ma è chiaro che la missione dell’evento cambierà. Le migliaia di persone erano l’anima della festa”.

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