Pd Fucecchio, solidarietà alla senatrice Segre

Nel consiglio comunale di ieri sera il gruppo del Partito Democratico, in apertura di seduta, ha espresso solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, “una donna – si è detto – che rappresenta nella maniera più nobile i valori della Costituzione italiana, nata dalla lotta alla dittatura fascista, e che con la sua vita e la prigionia nei campi di concentramento testimonia quanta sia stata la sofferenza che il nostro popolo ha dovuto sopportare prima di giungere alla libertà”.

“Liliana Segre – ha detto il gruppo del Pd – purtroppo è vittima di offese e attacchi da parte di odiatori di professione che quotidianamente riversano su di lei parole di disprezzo con un linguaggio che spesso sottolinea la vicinanza di questi individui ai metodi fascisti e nazisti. L’istituzione di una commissione parlamentare che si occupi dei crescenti episodi di razzismo e antisemitismo nel nostro paese non ha trovato, come era auspicabile secondo noi, la piena condivisione dei gruppi parlamentari. Al di là della posizione sull’istituzione della commissione come strumento di approfondimento, ieri sera come gruppo del Partito Democratico abbiamo chiesto a tutto il consiglio comunale di alzarsi insieme per un applauso di solidarietà alla senatrice Segre, per ciò che la sua figura rappresenta e per ribadire che tutte le forze democratiche stanno dalla sua parte e non con chi si professa razzista o antisemita. Ci saremmo aspettati che tutta l’assemblea condividesse questo semplice appello. Purtroppo non è stato così. All’invito del nostro gruppo hanno risposto positivamente i gruppi di Orgoglio Fucecchiese, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia. Non quello della Lega che invece ha rifiutato l’invito con tutti i suoi rappresentanti”.
“Noi non abbiamo dubbi da quale parte stare – conclude la nota –  stiamo dalla parte di Liliana Segre e dell’articolo 3 della Costituzione Italiana (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”). Per i consiglieri della Lega evidentemente non è così”.

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