Camera di Commercio, 2,5 milioni per l’economia pisana

È stato approvato il bilancio preventivo della Camera di Commercio di Pisa con un +10 per cento per le spese per interventi sul territorio rispetto al 2018, grazie al continuo sviluppo dell’automazione dei servizi e la costante riduzione di personale, peraltro ormai giunta a livelli critici. Alle attività della Camera, va inoltre aggiunto l’intervento realizzato attraverso la Fondazione Isi che gestisce il patrimonio immobiliare commerciale dell’ente. Due milioni e mezzo di risorse a disposizione dell’economia pisana, in pareggio di bilancio, oltre ai servizi erogati dal registro delle imprese, dall’organismo di mediazione e di composizione delle crisi, all’arbitrato e al lavoro sul campo degli ispettori metrici per la vigilanza dei prodotti.
Programmi svolti in collaborazione con gli ordini professionali, con le università, con le autorità giudiziarie e di polizia in piena sintonia con le associazioni di categoria, che insieme ai consumatori, all’unanimità, hanno approvato il bilancio dell’ente.

“Il 2019 – dice soddisfatta Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio – ci vedrà ancora impegnati nella sensibilizzazione delle piccole imprese alle nuove tecnologie 4.0. Il Punto impresa digitale della Camera di Commercio gestito insieme alla Fondazione Isi ha raggiunto moltissime piccole imprese, erogato richiestissimi voucher per la consulenza e l’assessment, al punto che sono stati destinati ulteriori 250mila euro al fine di dare una risposta a tutte le imprese che si sono interfacciate, è proprio il caso di dire, con il nuovo paradigma imprenditoriale. Industria 4.0, ma anche commercio al dettaglio, turismo che possono ritrovare nelle nuove tecnologie modelli di business e di crescita innovativi. Nel 2019 – continua il segretario generale – proseguirà anche il lavoro per monitorare e combattere il problema delle professioni di difficile reperibilità: un terzo di quelle che cercano le imprese sono infatti profili che non sono immediatamente disponibili. Superare il gap tra formazione dei giovani e fabbisogni occupazionali è una delle nuove sfide delle Camere di Commercio, che abbiamo supportato con oltre 200.000 euro di voucher per stage di alternanza, coinvolgimento delle imprese nella progettazione di percorsi formativi, orientamento nelle scuole verso competenze trasversali come l’imprenditività e la comunicazione digitale.”
Un discorso a parte merita il progetto Terre di Pisa, che sta ottenendo proprio in questi giorni i riconoscimenti sul campo da fonti ufficiali.
“Il lavoro – racconta il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – è iniziato nel 2016 con le imprese del territorio, poi è stato condiviso con Associazioni di categoria e Comuni dal 2017 attraverso un Protocollo di intesa che ora entra nel suo terzo anno di vita: quello decisivo, perché la destinazione turistica Terre di Pisa si affermi sul mercato nazionale e europeo come una delle nuove mete turistiche, tra le più autentiche della Toscana e del suo lifestyle”.  “Anche quest’anno come Camera – prosegue Tamburini – investiremo oltre mezzo milione di euro per promuovere le Terre di Pisa (anche qui il 10 per cento in più degli anni scorsi) cui auspichiamo si aggiungano le risorse della Regione Toscana per l’ambito turistico e quelle dei Comuni. Questo progetto – continua con entusiasmo Tamburini – deve ripetere i risultati fin qui raggiunti (+7,6 per cento le presenze nei primi nove mesi del 2018 nell’ambito turistico) secondo i dati della Regione Toscana (ma per la Camera di Commercio il lavoro fatto per Terre di Pisa arriva ad interessare anche l’alta Val di Cecina dove si è registrato un altro dato esaltante +9,6% del quale ci sentiamo partecipi), perché a tutti interessa attrarre un turista che vuole assaporare la Toscana autentica: visitare la Piazza più famosa al mondo e vivere le terre che la circondano: questa massa critica è vincente per tutti e i turisti ce lo stanno dicendo a gran voce. Vogliamo andare avanti con i Comuni e la Regione sulla strada intrapresa come richiestoci dalle imprese”. “Un programma 2019 – conclude Tamburini – intenso e condiviso con tessuto produttivo e scientifico locale che per noi è un grande valore che non vorremmo disperso da questo processo di accorpamento tra enti camerali, che non abbiamo mai condiviso, che al momento è sospeso, ma che vorremmo definitivamente superato per proseguire il nostro lavoro radicato sui bisogni delle imprese locali.”

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