Popolare di Lajatico, tavolo regionale per seguire la banca

5 aprile 2019 | 16:33
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Popolare di Lajatico, tavolo regionale per seguire la banca

La prima convocazione del Tavolo è fissata per metà maggio. L’occasione sarà per raccogliere proposte concrete e operative di intervento per giungere alla migliore soluzione possibile della vicenda che interessa i risparmiatori della Banca Popolare di Lajatico. Un tavolo organizzativo, di consultazione e di monitoraggio quello convocato, coordinato dalla presidenza della giunta regionale toscana e che si riunirà a cadenza periodica.

Il tavolo è nato da una riunione che, il 3 aprile, è stata convocata dalla stessa presidenza della giunta toscana su richiesta del sindaco di Montopoli in Val d’Arno Giovanni Capecchi, a nome anche di altri colleghi e sollecitato dal Comitato Concordia che raccoglie l’adesione di alcune centinaia di soci della banca (Popolare di Lajatico, sfuma il valore delle azioni).
“Da oltre due anni – spiega infatti il Comitato – le azioni dell’istituto di credito si trovano in condizione di illiquidità a seguito della collocazione delle stesse su un nuovo mercato realizzata sulla base di una raccomandazione della Consob. Ad oggi queste azioni, acquistate con la convinzione che fossero una forma di risparmio, non trovano possibilità di vendita. Una situazione che sta generando ripercussioni sociali ed economiche negative a danno dei soci stessi e del territorio in cui l’istituto opera. All’incontro dello scorso 3 aprile, presieduto dal capo di gabinetto del presidente della Toscana assistito dal consigliere del presidente per le questioni del credito e dal responsabile della segreteria dell’assessore regionale alle politiche di bilancio, hanno partecipato i sindaci di Montopoli in Val d’Arno e di San Miniato, la vice sindaca di Capannoli e un consigliere delegato dal sindaco di Santa Croce sull’Arno. Erano presenti anche alcuni consiglieri regionali nonché il presidente e il direttore generale della Banca Popolare di Lajatico e tre referenti delegati del Comitato Concordia. Nel corso della riunione sono state messe in evidenza le cause del problema e i passaggi attraverso cui si è evoluta tutta la vicenda. Da parte della dirigenza della Banca è stata espressa la volontà di adoperarsi per individuare soluzioni adeguate e giungere alla soddisfazione delle richieste dei possessori di azioni, nella consapevolezza che i soci sono parte fondamentale della banca e che la solidità della stessa e la fiducia in essa sono presupposti necessari e indispensabili. Tutti i partecipanti all’incontro si sono dichiarati concordi nel ritenere che il percorso sarà lungo e difficile, che altre banche sono investite dallo stesso problema e che la soluzione non potrà essere una sola né che essa potrà giungere dalla sola banca, essendo necessario il concorso di soggetti di diverso livello e competenza nonché eventuali modifiche al quadro normativo”.