Vamas si allarga guardando all’Ambiente, la nuova sede

Dalla sua ha già l’incremento dei volumi produttivi e della manodopera impiegata. Ma per garantire la competitività nel medio lungo periodo, Vamas ha individuato come sentiero di sviluppo prioritario quello dell’implementazione e definitiva messa a punto di processi produttivi sempre più orientati al ciclo chiuso, con recupero completo degli scarti di produzione e ottenimento di uno standard di prodotto a impatto zero sul piano ambientale.

Va anche in quest’ottica la nuova sede operativa di Vamas in via Filippo Turati a Ponte a Egola di San Miniato, che sarà inaugurata domani venerdì 14 giugno alle 14. Alla cerimonia inaugurale parteciperà anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in quanto la Regione è parte di questo complesso percorso di riqualificazione e riammodernamento dell’opificio acquisito da procedura ex Cuoificio Toscano, che tornerà a fornire il proprio contributo alla produttività del territorio sanminiatese per il tramite della successiva incubazione nel medesimo complesso industriale dell’impresa Suolificio Emira, da anni fornitore di rilevanza strategica della Filiera Vamas.
L’obiettivo, spiega l’azienda, “è estendere a tutta la filiera Vamas i livelli di crescente tutela e salvaguardia ambientale sempre più all’attenzione tanto delle istituzioni quanto dei consumatori finali, anche attraverso programmi di sensibilizzazione del personale produttivo e l’adozione di progetti comuni di certificazione. Per favorire l’introduzione di processi di razionalizzazione produttiva volti ad abbattere i consumi, ridurre gli sprechi, imporre più in generale attività di risparmio, riciclo e recupero delle materie prime e delle risorse utilizzate. Il progetto non si limita all’inserimento di materiali ecocompatibili all’interno del ciclo produttivo, ma contempla, tra l’altro, la dotazione di certificazioni, l’avvio di programmi per la riduzione dell’utilizzo di acqua, energia e prodotti chimici, per il trattamento delle acque reflue, per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera, per il recupero e la valorizzazione dei rifiuti”.
L’intervento si inserisce nel quadro degli accordi generali contenuti nel protocollo d’intesa firmato con la Regione Toscana, in primis per quanto attiene alla riduzione dei cicli di movimentazione della produzione, volta al raggiungimento dell’obiettivo ‘chilometro zero’ del ciclo del prodotto che, ancora una volta, dimostra l’attaccamento di Vamas al territorio di San Miniato, su cui opera ininterrottamente da oltre quarant’anni.
Così come per i precedenti investimenti operati nelle acquisizioni dei plessi produttivi dell’ex Tuttocuoio ed ex Marros, stabilimento di San Miniato Basso preso in affitto da Vamas, anche nel caso dell’immobile ex Cuoificio Toscano si combinano i benefici diretti del potenziamento ed elevamento degli standard produttivi della filiera con i ‘benefici sociali’ derivanti dalla tutela urbanistica ed ambientale, dalla crescita occupazionale e dall’accrescimento della qualità tecnica e della salubrità sui luoghi di lavoro.

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