La Cgil: “La discarica della Grillaia a Chianni va chiusa”

Il sindacato: "Le recenti indagini della magistratura nel settore dei rifiuti evidenziano quanto sia un terreno di interesse della criminalità organizzata e del malaffare"

La ex discarica della Grillaia di Chianni in provincia di Pisa è stata autorizzata con delibera 629/2020 dalla Regione Toscana al conferimento di 270mila metri cubi di eternit.

“Riteniamo questa scelta sbagliata – spiega la Cgil – sia sotto il profilo strategico di un nuovo piano
regionale dei rifiuti, sia nel non tener conto degli impegni assunti all’unanimità in Consiglio regionale sulla chiusura e definitiva messa in sicurezza del sito”.

“Come Cgil provinciale  – precisa il sindacato – ci sentiamo di esprimere vicinanza alla comunità locale di Chianni preoccupata per la salute pubblica del territorio e di condividere quanto evidenziato dalla mozione approvata dal consiglio comunale di Ponsacco che spiega bene quanto sul territorio nel raggio di 15 chilometri siano già presenti discariche per rifiuti speciali che da sole ricevono la metà di quelli della intera regione”.

“Come da noi sollecitato più volte ed a vari livelli, è urgente e non più rinviabile l’apertura formale di un percorso che tracci un nuovo piano regionale dei rifiuti urbani, speciali, industriali comprese le bonifiche delle aree compromesse – conclude la Cgil -. Piano che risente di un ritardo ormai quasi decennale e che deve intervenire riducendo il numero dei rifiuti, rafforzane il ciclo integrato dell’economia circolare ed individuare discariche residuali, stabilire gli ambiti ed individuare i migliori impianti di trattamento. Inoltre le recenti indagini della magistratura nel settore proprio dei rifiuti evidenziano quanto sia un terreno di interesse della criminalità organizzata e del malaffare, che già il rapporto della Regione Toscana su criminalità e mafie aveva evidenziato. Per queste ragioni è indispensabile agire da subito con un Piano regionale moderno ed
innovativo approfittando delle risorse finanziarie europee e del recovery fund concertato con i territori e le associazioni di rappresentanza, al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza pubblica e dei luoghi di lavoro e, nel caso specifico della Grillaia, andare verso la messa in sicurezza e la definitiva chiusura della discarica”.

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