Traffico, Confartigianato: “Il caos sulle strade mette a rischio il comparto alimentare”

Il presidente Peruzzi: "Dopo l'avvio dei lavori noi imprenditori ci siamo trovati improvvisamente a subire le conseguenze di questa situazione senza poter fare nulla"

“Il traffico sulle strade toscane rischia di minare le consegne degli alimenti freschi e la qualità dei prodotti acquistati dai consumatori”. A dare l’allarme è il presidente di Confartigianato Imprese Toscana Massimo Peruzzi.

“Ci sono i lavori in corso sulla Fi-Pi-Li, i cantieri sulla A1 del tratto Firenze sud e Firenze Scandicci con il casello di Firenze Impruneta chiuso. Code chilometriche, rallentamenti e blocchi caratterizzano anche la viabilità alternativa a questi percorsi, in particolare quella cittadina di Firenze e Prato, l’Autopalio Firenze Siena, La Bientinese, l’A11 Firenze Mare e la Tirrenica – va avanti Paluzzi -. Molti i disagi per le persone che restano intrappolate nel traffico ma anche per le imprese”.

“Tutte le imprese del settore alimentare, come le pasticcerie, che consegnano i prodotti con mezzi a temperatura controllata, sono gravemente danneggiate. Il trasporto degli alimenti freschi è svolto su gomma – continua Peruzzi – e attività come i catering per gli eventi e le cerimonie, la ristorazione o quelle che forniscono pasti consegnando al cliente stanno subendo perdite sensibili. Attività come la mia che devono consegnare un prodotto fresco al cliente in due o tre ore,  a causa della situazione, non possono rispettare i tempi di consegna perché i mezzi sono bloccati nel traffico. I ritardi nelle consegne mettono a rischio anche la qualità dei prodotti acquistati dai consumatori”.

“Senza contare che i camion o i furgoni a trasporto refrigerato, che rimangono in fila per ore al caldo di questi giorni, sono soggetti a maggior usura, consumano più carburante e vi è il rischio che i compressori e i frigoriferi vadano sotto pressione e che si guastino, con la conseguente perdita della merce. In alcuni casi, a causa dei blocchi alla circolazione, le autorità hanno ordinato lo spegnimento dei motori dei mezzi e quindi le aziende hanno perso interi carichi – conclude Peruzzi -. Noi imprenditori ci siamo trovati improvvisamente a subire le conseguenze di questa situazione senza poter fare nulla. Le istituzioni e chi ha la responsabilità diretta sulle infrastrutture, avrebbero dovuto informarci per tempo e prevedere i gravissimi disagi, anche economici, che stiamo affrontando”.

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