Medicina di genere, Aoup e Lotti di Pontedera hanno il Bollino rosa

Per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie della donna

Tre bollini rosa in quanto ospedale impegnato nella promozione della medicina di genere, con servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie della donna: anche per il biennio 2022-2023 l’Aoup si riconferma ospedale a misura di donna ottenendo il massimo riconoscimento dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che attribuisce dal 2007 i bollini rosa agli ospedali attenti alla salute femminile ma anche alle principali patologie che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. E quest’anno Pisa merita anche la menzione speciale fra gli “Ospedali amici del perineo” per l’impegno nel campo della prevenzione e nella gestione del trauma perineale correlato all’evento nascita. Trenta in tutto i centri premiati su questo fronte su un problema assai attuale, quello delle lesioni perineali durante il parto che riguarda circa l’85% delle donne che partoriscono.

In Aoup il coordinamento di tutte le procedure relative alla candidatura e conseguimento dei Bollini rosa è a cura della referente aziendale Federica Marchetti.

Nell’Azienda Usl Toscana nord ovest sono otto gli ospedali bollino rosa per il biennio 2022-2023, tre in più rispetto ai due anni precedenti: l’ospedale di Portoferraio, l’ospedale San Francesco di Barga e l’ospedale Lotti di Pontedera, che si vanno ad aggiungere all’ospedale Versilia, agli ospedali riuniti di Livorno, all’ospedale di Cecina, all’ospedale Apuane di Massa, all’ospedale San Luca di Lucca.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un’apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, docente di Igiene e sanità pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari, ecc..).

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutici e servizi clinico assistenziali in ottica multidisciplinare gender oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti, alla degenza della donna, al supporto nei percorsi diagnostico terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

“Si tratta di un bel riconoscimento – sottolinea la direttrice generale dell’Ausl Maria Letizia Casani – alla qualità dei nostri percorsi, ottenuta grazie alle competenze, all’impegno, alla professionalità e alla disponibilità di tutto il nostro personale: medici, infermieri, tecnici, ostetriche, amministrativi. A tutte queste persone va il mio ringraziamento per questi risultati, che dimostrano come l’Azienda sia in grado di offrire, in tutti i suoi territori, servizi a misura di donna”.

“La decima edizione dei Bollini Rosa, ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda – e rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza.

I 354 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

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