“Chiuso il servizio, restava il bisogno”: le ex volontarie Caritas riaprono un “magazzino virtuale”

Con l'associazione Solidali in cammino, puntano ad ampliare la rete di contatti

“Aiutateci ad aiutare”, è questo il significato dell’appello lanciato dalla nascente associazione Solidali in cammino. L’associazione, in via di “costruzione”, è nuova, ma certamente non lo sono i volti delle donne che hanno dato l’input. Rita, Lucia, Paola, Lara, Giovanna, Vera sono quelle che, dopo 20 anni di volontariato in Caritas, hanno deciso di continuare per la loro strada quando l’associazione diocesana ha interrotto la distribuzione degli abiti nel febbraio scorso.

Nessun rimpianto verso il passato: soltanto un’idea diversa di quello che è l’aiuto dell’altro. “Hanno continuato a chiamarci – ha spiegato la portavoce Lara Reali – e non potevamo fare finta che non ci fosse più bisogno. L’emergenza si è di nuovo attivata per il cibo come per i vestiti, soprattutto adesso con il cambio di stagione”. E così tra una telefonata e l’altra, un post sui social e un messaggio su WhatsApp per buona parte della primavera e dell’estate hanno continuato a fare da intermediario tra chi aveva qualcosa da dare e chi quella cosa la stava cercando.

Le richieste però sono tante e a volte mancano gli spazi per il trasporto o per mettere da parte articoli che qualcuno non usa più. Da qui l’idea di sfruttare le potenzialità del mondo digitale. La rete di contatti loro la chiamano “magazzino virtuale”: chi vuol donare qualcosa e ha la possibilità di tenerlo in giacenza a casa propria, mette da parte l’oggetto in attesa che arrivi chi ne ha bisogno. E, in genere, si trova sempre qualcuno che ha bisogno. Tuttavia, per eliminare alla radice le criticità dell’organizzazione la nascente associazione rivolge un appello: “Servirebbe un fondo – hanno detto – anche un garage, una piccola stanza che nessuno usa più. Da lì partiranno le nostre attività: le persone ci sono, abbiamo bisogno di una base. Poi un furgone per il trasporto degli articoli. A volte capitano materassi o oggetti più grandi e il mezzo farebbe anche da magazzino temporaneo. Spesso chi vorrebbe donare qualcosa e non può tenerlo in casa poi finisce per buttare tutto via. Con un furgone potremmo tenere noi in giacenza in attesa di trovare qualcuno che ne ha bisogno”. L’epicentro dell’organizzazione è a Montopoli in Valdarno, ma con un mezzo di trasporto riuscirebbero a coprire tutti i comuni del comprensorio del Cuoio.

È anche un modo per diffondere la cultura del riciclo ed evitare gli sprechi. Poi, certo, tutto quello che viene donato deve essere comunque in buone condizioni. Le donne che stanno dietro a progetto hanno tutte molti anni di esperienza nel volontariato alle spalle. L’associazione sarà comunque aperta a tutti e avrà una marcata identità laica.

Sono i volontari che non si sono sentiti di appartenere al nuovo percorso della Caritas senza, però, abbandonarne lo spirito di servizio. Non sarà andata giù l’interruzione della distribuzione di vestiti, soprattutto in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando. “La Caritas – ha detto Lara Reali – non era solo aiuto alle persone -. Donavamo anche coperte ai canili, aiutavamo le case di riposo e altre realtà. C’era una rete più ampia. E allora ci siamo chieste: perché non ricreare un tessuto così, laico, senza tenere conto del passato?”. Certo dal passato hanno tratto l’esperienza, e infatti, senza alcuna polemica, si sono messe a lavoro per costituire un attore in più che si inserisce nel panorama sociale del territorio.

“Vorremmo poi agganciarci al settore ricreativo – questi i progetti per il futuro -. Ci sono anche tanti anziani che hanno bisogno di aiuto nelle commissioni, ma anche altre attività per chi ha una necessità e non sa a chi rivolgersi”. Per iniziare l’associazione ha deciso di presentarsi con una lettera, che di seguito è riportata integralmente:

Ci avete già conosciuti e vorremmo ripresentarci a voi in una nuova veste, stavolta laica, indipendente. Abbiamo accolto, ascoltato, aiutato con il cuore e con i fatti e adesso vorremmo rifarlo con ancor più convinzione, in un periodo difficile, complicato, nel quale la solidarietà è indispensabile. Accettiamo i vostri doni, grazie ai quali potremo dare assistenza materiale alle persone che ci chiederanno aiuto: abbiamo bisogno di vestiario, oggetti, coperte, scarpe (il tutto ancora in buono stato) e cibo. Soprattutto abbiamo la necessità di un luogo per poter creare la sede della nostra associazione caritatevole tutta in divenire: per ora stiamo lavorando tramite un magazzino virtuale, cioè con una rete di passaparola, ma sarebbe necessaria una sede. Ci auguriamo che chi legge possa offrirci o un piccolo fondo o anche una stanza per iniziare. Basterebbe anche un furgone, un mezzo mobile per portare la vostra generosità agli affamati, a chi non ha la possibilità di comprare oggetti e vestiario. La nostra esperienza, il nostro amore di volontari ci obbliga a voler proseguire la nostra opera in umiltà a favore sia delle persone che degli animali e vorremmo farlo nel nostro territorio, nei Comuni di Montopoli e di Castelfranco. Ogni persona può far parte di questa associazione e può offrire anche poco tempo e le proprie competenze.

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