Mai più senza un pasto caldo in tavola, inaugurata la mensa dei poveri e dei bisognosi foto

Don Andrea: "Mi auguro che questa mensa chiuda prima possibile. La povertà è una vergogna per l'umanità"

Taglio del nastro, questa mattina 2 ottobre, della Mensa dei Poveri e dei Bisognosi in via Arturo Checchi 40 a Fucecchio, fortemente voluta dall’Arciconfraternita della Misericordia di Fucecchio, in particolare dal suo governatore Mario Lupi che ha ricostruito tutti i passaggi che si sono susseguiti dall’inizio della fase progettuale fino ad oggi. Da lunedì 4 ottobre la mensa sarà operativa.

Oltre al governatore presenti il sindaco Alessio Spinelli e don Andrea Cristiani che nel suo discorso di augurio non ha mancato di dare una strigliata alla politica nazionale e ai potenti della terra. Da lunedì quindi a Fucecchio, per chi ha difficoltà a permetterselo, ci sarà un pasto caldo completo a pranzo. A fornirlo è l’Arciconfraternita di Misericordia nella nuova struttura, dalle 11 alle 13 nei giorni feriali a coloro che in base alla situazione Isee certificata ne avranno titolo.

“Un percorso – ha precisato Lupi – lungo cinque anni, frenato anche dalla situazione pandemica che è iniziato nel momento in cui un benefattore fucecchiese, Gian Giacomo Mannini, ci ha donato i locali che abbiamo ristrutturato e nei quali possiamo fornire venti pasti caldi a pranzo alle persone che si trovano in provata situazione di indigenza. A Fucecchio, nel lontano 1901 la Misericordia fucecchiese disponeva già di una cucina da campo grazie alla quale, nei mesi invernali, forniva pasti ai bisognosi. Questa attività è poi cessata. Con il lascito del benefattore abbiamo pensato, visto l’aumento costante della povertà e partendo dai valori cristiani e cattolici che sono alla base della nostra associazione abbiamo pensato di poter aiutare chi in questo momento ha bisogno”. Lupi ha continuato ringraziando coloro che hanno sostenuto e sostengono l’iniziativa: gli eredi dell’imprenditore Mario Marianelli, la curia vescovile di San Miniato con monsignor Andrea Migliavacca e un’azienda di Empoli.

Un aiuto tangibile e concreto, decisivo per la realizzazione di quest’opera di solidarietà, è arrivato anche dal Comune di Fucecchio e, grazie al fattivo interessamento del sindaco Alessio Spinelli e dell’assessore alle politiche sociali Emiliano Lazzeretti, dall’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa e dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa che hanno condiviso il progetto assicurando la fornitura dei pasti per gli ospiti e le risorse per le spese generali di mantenimento annuali.

Tagliente e realistico l’intervento di don Andrea Cristiani: “Mi auguro che questa mensa chiuda prima possibile, perché l’apertura di una mensa per i poveri rappresenta un fallimento della società. E’ inammissibile che ci siano persone che vivono nell’abbondanza ed altre che devono elemosinare un piatto di ministra. La politica deve fare di più per frenare le disuguaglianze. Ed anche a livello mondiale non è ammissibile che ci siano ancora guerra e povertà, non si possono vedere yacht da 280mila euro e bambini che soffrono la fame e la sete, la povertà non dovrebbe esistere, è una vergogna per l’umanità”.

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