Il Natale che fa bene all’ambiente: ecco i consigli ecosostenibili di Arpat

Un decalogo per festeggiare senza dimenticare le sorti del pianete

“A Natale, c’è una grande frenesia, soprattutto sulle strade. Non prendiamo l’auto ma utilizziamo i mezzi pubblici e, quando possibile, andiamo a piedi o in bicicletta. Non dimentichiamoci dell’impatto che i nostri spostamenti hanno sulla qualità dell’aria che respiriamo”. Questi i consigli di Arpat per le festività.

“In questo periodo – spiega l’agenzia – passiamo più tempo a tavola e in cucina: spesa, preparazione, apparecchiatura ed avanzi possono diventare una fucina di sprechi e rifiuti. Per questo impegniamoci a ridurre gli sprechi alimentari, non abbondare nelle porzioni, fare una lista della spesa per evitare di acquistare più del necessario, riutilizzare gli avanzi in nuove ricette. Limitiamo l’uso dei prodotti monouso e gettiamo i rifiuti che produciamo seguendo le regole della raccolta differenziata del nostro Comune. Acquistiamo regali con un ridotto impatto ambientale, regaliamo esperienze: biglietti per il cinema, visite guidate nei musei e/o in aree verdi ricche di biodiversità da scoprire oppure abbonamenti digitali a giornali e riviste oppure a piattaforme di audiolibri o di musica. Per le persone più sensibili ai temi ambientali, un buon regalo potrebbe essere l’adozione di una specie in via d’estinzione, un sostegno mensile ad un’associazione ambientalista impegnata nella salvaguardia del pianeta o l’adozione di un albero”.

“Se ci piace fare un regalo impacchettato ed infiocchettato, acquistiamo un libro che parli d’ambiente, di contrasto al cambiamento climatico e di sostenibilità – proseguno i consigli di Arpat –  Ne abbiamo selezionati alcuni, come il classico Primavera silenziosa di Rachel Carson, edizione 2023, con una prefazione di Paolo Giordano; lettura imprescindibile per chiunque sia interessata/o al futuro del pianeta e degli esseri umani. Non mancano i libri che suggeriscono azioni e comportamenti tesi a ridurre la propria impronta sull’ambiente, perché i nostri comportamenti, i gesti più semplici che facciamo ogni giorno, non sono solo gocce nell’oceano ma eventi decisivi per noi e per l’equilibrio dell’intero pianeta. Effetto farfalla. 5 scelte di felicità per salvare il Pianeta del diplomatico e scrittore Grammenos Mastrojeni è un libro che parla di ciò che mangiamo, dei vestiti che compriamo, del modo in cui ci muoviamo e di quello che buttiamo, dei soldi che investiamo e di quello che produciamo e racconta le concatenazioni delle azioni che ogni giorno ciascuna/o di noi compie. L’effetto farfalla, mutuato dal meteorologo Edward Lorenz, vuole significare che il battito delle ali di una farfalla può essere il primo di una serie di eventi in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Questo libro mostra come il cambiamento anche nella vita quotidiana può essere innescato da chiunque di noi ed avere effetti su tutto il mondo. 10 idee per salvare il Pianeta (prima che sparisca il cioccolato) dei giornalisti ambientali Matteo Nardi e Letizia Palmisano, che offrono spunti di riflessione all’insegna della sostenibilità quotidiana. Parla sostenibile è, invece, la proposta editoriale di Silvia Moroni, gastronoma ed eco-influencer. Una rassegna di azioni pratiche all’insegna della sostenibilità che tutti possiamo adottare nel nostro quotidiano. Cibo, spazzatura, viaggi, vestiti: ogni cosa e ogni abitudine può essere riciclata e vissuta in modo responsabile. Sulla stessa lunghezza d’onda, Ecominimalismo. L’arte perduta dell’essenziale. Perché consumare meno e meglio può salvare noi e il pianeta propone nuovi modelli di vita, idee per iniziare, fin da subito, a fare scelte più consapevoli. Elisa Nicoli, divulgatrice ambientale, illustra una filosofia e pratica di vita (dalla casa all’ufficio ai viaggi) che ci libera del superfluo, senza rinunciare a nulla ed aumentando, invece, il nostro grado di felicità. Per le generazioni più giovani: Green Girls, storie vere di ragazze dalla parte del pianeta di Cristiana Ruggeri con illustrazioni di Susanna Rumiz ci fa conoscere non solo Greta Thunberg ma le Fridays For Future, le giovanissime che, sparse per il mondo, si battono per il clima. C’è Lilly Platt in Olanda, Alice Imbastari in Italia, Vanessa Nakete in Uganda, Jamie Margolin in America, Nemonte Nenquino in Ecuador… e tante altre. Altri testi adatti possono essere: Prendiamoci cura del pianeta di Katie Daynes, illustrazioni di Ilaria Faccioli è un libro illustrato che spiega in modo semplice e chiaro quello che possiamo fare per il benessere del pianeta e nostro. Salvo il mio pianeta, 40 passi per curare la terra e crescere felici è, invece, un libro di Vittoria Iacovella che cerca di dare possibili risposte in un percorso in quaranta passi dove le/gli adolescenti troveranno spunti per riflettere sulla sostenibilità ambientale e consigli pratici per organizzare una quotidianità sostenibile. Palme al Polo Nord, con illustrazioni di Wendy Panders, ripercorre la storia del clima. L’autore Marc Ter Horst spiega l’emergenza del riscaldamento globale e propone possibili soluzioni, come, ad esempio, le energie rinnovabili. 10 idee per salvare il Pianeta, di Eleonora Fornasari, illustrazioni di Clarissa Corradin propone di cambiare le proprie abitudini, così da porre maggiore attenzione all’ambiente e all’ecologia. Muoversi a piedi o in bicicletta, preservare le api, ridurre gli sprechi… dieci azioni da compiere nella vita di tutti i giorni, per salvare il mondo un pezzettino alla volta. Possiamo cambiare il mondo di Rossella Kohler, illustrazioni di Ilaria Zanellato, affronta punto per punto gli obiettivi dell’agenda Onu 2030: dal cambiamento climatico alla battaglia contro le disuguaglianze sociali ed illustra come sia necessario ricercare nuove forme di sviluppo sostenibili e, per finire, Le disavventure della famiglia zero rifiuti di Bénédicte Moret, con illustrazioni di Kitty Crowther, è un fumetto che con linguaggio ironico racconta, tra successi e fallimenti, come tutti possiamo diventare sostenibili”.

“Se scegliamo di acquistare un libro, magari tra quelli della nostra strenna natalizia – conclude la nota – optiamo per una libreria di quartiere, facilmente raggiungibile a piedi e/o in bicicletta. Non esageriamo con gli acquisti on line, perché anch’essi hanno un impatto ambientale e contribuiscono alla crisi climatica. Scegliamo luci a led ma non solo per illuminare il Natale, utilizziamo lampadine a basso consumo tutto l’anno, e per l’esterno, preferiamo le luci alimentate da un pannello fotovoltaico. Infine, non facciamo scoppiare i botti che, sebbene temporaneamente, apportano un contributo alle concentrazioni di Pm10 sia a causa del tipo di combustione, sicuramente non ottimale, sia per la composizione dei botti stessi”.

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