Shalom, un esercito di volontari per la pace in partenza per l’Africa

Dal Benin all’Uganda per seguire i tanti progetti di cooperazione internazionale. Don Andrea Cristiani inaugura una nuova casa famiglia per bambine sole
Nel cinquantesimo anno dalla nascita del Movimento, tre gruppi di volontari partiranno a proprie spese per visitare e monitorare progetti, darne avvio a nuovi, in alcuni dei paesi africani dove Shalom è presente da tempo e ha attivi importanti progetti di cooperazione internazionale.





Dall’8 al 15 gennaio è previsto un viaggio in Benin e Togo. Il gruppo guidato da Vieri Marini presidente e don Andrea Cristiani iniziatore di Shalom andrà ad inaugurare la nuova Casa famiglia per bambine sole che è nata affianco di quella maschile che è attiva dal 2018. Dal Benin andranno anche in Togo per monitorare il progetto Vanda per il Togo e la casa di Giacomo dove la locale sezione Shalom ha attivo un panificio sociale, un centro di formazione e di accoglienza, una scuola per bambini a Lomè.
“Verrà inaugurata una casa per bambine di strada, che potrà accogliere circa 15 ospiti per un massimo di 15 anni d’età – dice don Cristiani – Il movimento Shalom ha già aperto un’altra struttura simile in Benin, riservata ad ospiti maschili. Shalom è un movimento di pensiero il cui obiettivo primario è quello della vicinanza e della promozione dei diritti umani, perché le nostre azioni siano concrete non ci basiamo sulla carità fine a se stessa, ma su un aiuto tangibile come il trasporto di materiali o la creazione di posti di lavoro soprattutto per giovani , arrivando per adesso a circa duecento, perché si possa guardare al futuro con speranza”.
Il gruppo è composto da 13 volontari di cui una nutrita delegazione del Lazio, in particolare Rieti: Don Andrea Cristiani, Carlo Parenti, Marzia Pelizziari, Chiara Pistolesi, Sveva Sardelli, Floriana Rinaldi, Maria Assunta Volpini, Flavia Felici, Andrea Galassetti, Anna Clara Barberini, Elisa Ciafanelli, Amalia Natali, Vieri Martini.
Dal 10 al 27 gennaio la destinazione è anche il Burkina Faso. La delegazione è guidata da Luciano Campinoti che da più di 30 anni si reca nel paese africano per seguire il progetto acqua che ha visto la realizzazione e la perforazione di migliaia di pozzi nella savana, grazie alla formazione e alla dotazione di 7 trivelle e relative attrezzature. Inoltre sarà l’occasione anche per monitorare importanti progetti come l’università Shalom Ips di Ouaga, la Casa famiglia, il centro Mme Bernadette a Nouna, oltre alle adozioni a distanza, i panifici e le tante attività sviluppate in questo paese dal movimento. Della delegazione fanno parte anche Enrico Spinelli e, dal 19 gennaio, Sabrina Di Donato e Catia Di Pasquale dell’associazione Rosio Di Filippo Odv dell’Aquila.
In Burkina verrà inaugurato dal movimento un nuovo orfanotrofio al confine col Mali, una zona instabile politicamente e dove si viaggia con la scorta. La partenza è stata ritardata causa malattia dell’addetto alle trivelle e i macchinari per l’irrigazione. “Nemmeno tutti i pozzi che sono stati scavati sono accessibili per motivi di sicurezza – racconta il presidente Vieri Martini – Vogliamo mettere delle targhe che ricordino i nomi di chi ha aiutato in questa impresa, in un paese così difficile. Anche quest’anno ci accompagneranno volontari di tutte le fasce d’età, dai sedici agli ottantacinque anni“.
Dal 7 al 20 gennaio impegno anche in Etiopia e Uganda. Il gruppo è guidato da Donato Agostinelli, assistente generale del Movimento, e si reca in Uganda presso la Casa della Pace a Mitiana dove sono attivi i progetti della adozioni a distanza, del Microcredito per le donne, oltre a un panificio pizzeria e un centro di accoglienza. In Etiopia il Covid oltre a danneggiare l’istituto di microcredito che stava agevolando molte situazioni di ripresa dalla povertà, ad Addis Abeba ha causato la morte di un volontario Shalom di Codroipo durante la pandemia.
Sarà anche l’occasione per dare avvio a un importantissimo progetto di costruzione e avviamento di una scuola professionale in agricoltura che sarà realizzata da Shalom grazie al finanziamento ottenuto tramite il bando annuale del 8xmille a gestione statale. Con don Donato ci saranno Paolo Costagli, Silvia Bianchi, Francesca Innella, Antonella Forconi, Marcello Tatoni.
Il vicepresidente di Shalom Sarjo Touray è in Gambia per tutto il mese di gennaio dove Shalom vuole avviare un nuovo progetto.