Shalom incontra a Firenze il presidente della Conferenza Episcopale del Burkina Faso

Firmato l'accordo con la diocesi di Dorì, Unicoop Tirreno e Shalom per il progetto di realizzazione di un orfanotrofio al confine fra Niger e Mali

Giornata davvero importante per il Movimento Shalom che oggi (30 aprile) a Firenze ha incontrato monsignor Lauren Dabiré, presidente della Conferenza Episcopale del Burkina Faso.

Dopo un aggiornamento sulla situazione del paese così colpito dal terrorismo, dalla povertà e dalla desertificazione egli rivolge lo sguardo alla ormai quasi quarantennale collaborazione con il movimento. Si fa portatore dei vescovi della regione del Sahel per tanto lavoro, vita e formazione che abbiamo portato negli anni. Momento culminante dell’incontro è la firma dell’accordo con la diocesi di Dorì, Unicoop Tirreno e Shalom per il progetto Matteo, unico orfanotrofio della regione dell’Oudalan, in pieno territorio islamico ai confini con il Niger e il Mali.

Anche l’ostetricia, la farmacia (uniche attive dell’area) e Hotel delle dune insieme a Casa Matteo sono nell’interesse e nell’attenzione della Conferenza episcopale del Sahel sostenuta anche dalla Cei.

Ad accoglierlo i referenti di Shalom Lia Burgalassi di Cecina, Walter Ulivieri iniziatore del Progetto Matteo e Luca Testi, amministratore generale di Shalom.

Nell’abbraccio un sentito ringraziamento al Movimento sia per il Progetto 7 gennaio a Dorì che è attivo e funzionante sia per la tempestiva prontezza con cui ha provveduto a proteggere l’università, la casa dei disabili , il convento delle suore, la chiesa della Madonna della pace e il centro direzionale Shalom di Ouagadougou con un grande muro di cinta ed altri accorgimenti per la sicurezza. Da quando l’opera è stata realizzata non si sono più verificati atti di violenza, furti e vandalismi.

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