Ribechini (Sì-Toscana):”Tagliare i compensi dei consiglieri in Regione”

Adesso è ufficiale Maurizio Ribechini esponente politico di Calcinaia, sarà il candidato nel collegio pisano della lista Sì – Toscana a sinistra che sostiene alla presidenza della regione la candidatura di Tommaso Fattori.

“Credo – dice Ribechini – che sia il momento di mettere a disposizione di una comunità più ampia l’esperienza maturata per 10 anni nel comune di Calcinaia, impegnandomi per costruire un territorio solidale e accogliente, per il lavoro, la sanità, la scuola, il trasporto e l’acqua pubblica, la difesa dell’ambiente e i diritti civili. La mia scommessa è però anche quella di provare, in piccolo, a sperimentare un nuovo modo di fare politica, nella convinzione che ci sia uno spazio per contribuire al bene comune anche fuori dai partiti tradizionali; i quali oggi sono al loro minimo storico di credibilità fra i cittadini. Perciò preciso che io non sono un politico ma solo un attivista che vuol mettersi a disposizione per cambiare le cose assieme ad altre e altri”.
“Farò una campagna elettorale low cost, – spiega Ribechini – sia perché non ho nessun gruppo politico nazionale alle spalle che mi finanzi, sia perché credo che sia immorale spendere migliaia di euro nelle campagne elettorali in un momento di così devastante crisi economica. Ha senso che un consigliere regionale percepisca un reddito mensile di circa 8mila euro nette quando invece la maggioranza dei cittadini fatica ad arrivare a fine mese? Come può un eletto rappresentare davvero i propri concittadini quando vive delle condizioni materiali ed economiche così agiate rispetto al resto delle persone comuni? Credo che sia urgente per la sinistra opporsi anche a questi privilegi di pochi per poter invece reclamare l’aumento dei diritti di molti. Ed è per questo che se eletto, fra le prime mie battaglie vi sarà quella di diminuire lo stipendio dei consiglieri regionali e al tempo stesso quella per introdurre un reddito minimo per i giovani e non solo”.
Poi continua il candidato di Sì-Toscana dicendo: “Mai come in questo momento è necessario dare risposte concrete a chi perde il lavoro, a chi deve attendere mesi per una visita medica, a chi non trova posto all’asilo per i figli e a chi vede aumentare il costo dell’acqua. Occorre quindi unirci, ripartire dal basso con un gruppo di persone radicate socialmente e alternative al sistema, che lottano per cambiare radicalmente le cose. Le vite di tutti noi sono in costante peggioramento da ormai diversi anni, eppure in epoca di crisi sono continuati ad aumentare i profitti e le rendite. E’ contro tutto questo che occorre incanalare la nostra rabbia e indignazione. Perché un altro futuro per la Toscana e per l’Italia sono possibili e lottare qui e ora è necessario: le nostre vite valgono più dei loro profitti”.

 

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