Nocchi: “Taglio delle indennità e dei rimborsi dei consiglieri”

“Per ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini serve una politica sobria, serve un segnale sul fronte dei costi della politica da dare subito all’inizio del nuovo mandato del consiglio regionale”.

A dirlo è Francesco Nocchi candidato al consiglio regionale per il Pd nella circoscrizione Pisa che aggiunge “Un consigliere non può guadagnare più del sindaco di Firenze” e propone di tagliare le indennità dei consiglieri e abolire i rimborsi forfettari, ottenendo così un risparmio di 7mila euro per ogni consigliere. “In Toscana non si parte da zero: sono stati ridotti i consiglieri regionali da 55 a 40, dopo che nel precedente mandato erano stati portati da 65 a 55, e gli assessori da 15 a 8, poi si sono tagliati i vitalizi (anche se qualcuno ha preferito ancora tenerli). Inoltre la Toscana è stata finora al riparo dagli scandali e dagli abusi che hanno travolto altre regioni. Restano ancora squilibri gravi – continua Nocchi – che vanno corretti”. Nocchi infatti, conti alla mano, dimostra quanto si potrebbe risparmiare da una revisione dei compensi del consigli regionale: “Lo stipendio di un consigliere è attualmente composto da un’indennità di carica di 7334, un’indennità di funzione che varia dal 10 per cento al 25 per cento dell’indennità di carica, un rimborso spese fisso di 1925 euro ed un rimborso variabile in base alla distanza tra sede del consiglio regionale e residenza. Il totale va da 9.259 a 11.100 euro, una somma – sottolinea Nocchi – assolutamente sproporzionata rispetto all’indennità dei sindaci, oltre che ai normali salari e stipendi”.
“Nel prossimo mandato – precisa il candidato al consiglio regionale – proporrò di tagliare l’indennità di carica dei consiglieri regionali e portarla a quanto percepisce il sindaco di Firenze, circa 4mila euro. Inoltre si dovranno cancellare le indennità accessorie ed i rimborsi forfettari. Possibili solo rimborsi per spese certificate. In sostanza un taglio di 7mila euro. Come ha detto il presidente Rossi si dovrà poi riproporre la questione del taglio dei vitalizi anche per gli ex consiglieri. Ne verrebbe certamente fuori un taglio significativo con cui finanziare servizi e investimenti. E, se sarò eletto, garantisco il mio impegno in questo senso”. Poi nocchi conclude e spiega: “Ma non si tratta solo di correggere abusi e privilegi. Si deve soprattutto ricostruire il senso di una politica che serve, che ascolta i cittadini, discute, propone soluzioni, e sta alla stessa altezza dei cittadini. Chiedo lo stesso impegno agli altri candidati del Pd e degli altri partiti”.

 

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