Guardia medica, problemi logistici per Ferraro “iniziano a maggio 2005”

“La precaria situazione della viabilità e dei parcheggi che da anni attanaglia San Miniato non desta meraviglia, anche se nel passato esponenti della maggioranza hanno sminuito se non addirittura negato il problema”. Lo sostiene Roberto Ferraro, del Nuovo Centrodestra di San Miniato commentando la recente notizia diffusa per primo da Il Cuoio in diretta che i medici di guardia lasceranno il centro storico (leggi qui La guardia medica lascia S.Miniato. La Misericordia:”Disagio per gli anziani”).

Problemi logistici, tra quelli sollevati, a motivare questa decisione (leggi anche Guardia medica a S. Miniato Basso, Asl:”E’ baricentrica”). “L’inizio di gran parte delle difficoltà di cui soffre San Miniato in tema di viabilità e parcheggi – secondo Ferraro – ha una data ben precisa: 25 maggio 2005, data nella quale venne sottoscritto il famigerato project financig con il Consorzio Etruria e soci. Proviamo ad immaginare come sarebbe oggi San Miniato se fosse stata costruita via Sasso, strada in parte pagata dal comune ma non realizzata, proviamo ad immaginare la situazione dei parcheggi del capoluogo qualora fosse stato raddoppiato il parcheggio del Cencione, parcheggio in parte pagato dal Comune ma non realizzato. Proviamo ad immaginare cosa sarebbe potuto accadere se il famoso contratto di project financing non avesse contenuto l’articolo 14 nel quale –incredibilmente – il Comune si impegnava ad adottare un piano della sosta tendente ad eliminare o a ridurre fortemente la possibilità di parcheggio in superficie nel raggio di 300 metri dalla opere affidate in concessione e a non realizzare ulteriore parcheggi o autorimesse nello stesso perimetro per 10 anni cioè fino al 2015. E’ evidente che l’ingessatura in termini di traffico e parcheggi che oggi la città sta pagando pesantemente in campo commerciale, turistico e dei servizi, non è una casualità ma la conseguenza di scelte sbagliate. La recente decisione della Asl di trasferire la guardia medica in un luogo più accessibile è una diretta conseguenza di tale ingessatura. Gli stravaganti contenuti e le clamorose inadempienze del project furono portati ripetutamente a conoscenza dei cittadini dai consiglieri comunali di centrodestra, come pure fu ampiamente reso di pubblico dominio l’atteggiamento nettamente contrario e ostruzionistico di tutta la sinistra nei confronti dei lavori della Commissione di indagine che aveva come obiettivo quello di verificare i contenuti e l’iter amministrativo del project. I cittadini quindi furono ampiamente informati del contenuto e dei disastrosi effetti causati dal project financing, un contratto che non era nato sotto un cavolo ma che aveva un padre e una madre. Nonostante fosse chiaro a tutti chi erano gli artefici del disastro, i cittadini al momento di decidere a chi affidare la guida del Comune hanno avuto un vuoto di memoria e hanno continuato a premiare il padre e la madre del mostriciattolo che fa fuggire, negozi, servizi e turisti. Cittadini quindi senza memoria oltreché senza parole”.

 

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