Niccoli: “La caccia non c’entra, parliamo di Francigena”

“Facciamola finita di tirare in ballo la caccia strumentalmente, e pensiamo piuttosto a tutelare la Francigena e tutti i cittadini che hanno in diritto di fruirne. Questo è il vero obiettivo della mia mozione”. A parlare è Alessandro Niccoli, consigliere del gruppo misto “San Miniato in Comune, che ribatte così al segretario Federciaccia Piero Taddeini (Caccia, Taddeini invita Niccoli alle catture). Al centro del conctendere, la mozione portata in consiglio da Niccoli per chiedere l’istituzione di un limite di rispetto dell’attività venetoria nei pressi della strada” (Niccoli sull’odg: “Tutela della Francigena, non attacco alla caccia”).

“Dopo aver letto il disappunto nei miei confronti del presidente dei cacciatori – scrive Niccoli – perché sarei reo (a sua dire), di aver attaccato la caccia in Consiglio Comunale, sono costretto a respingere al mittente le gravi affermazioni fatte. Anzitutto non ho né attaccato cacciatori e caccia né fatto domande ai cacciatori. E’ bene precisare, poi, che col consiglio comunale del 27 gennaio 2016, nel quale il Pd di San Miniato ha rifiutato di analizzare la mia mozione tesa “solo” a proteggere la Via Francigena (bene pubblico di tutti, protetta e promossa con soldi pubblici, come da mozione Pd del 15 dicembre 15) e i cittadini sanminiatesi suoi fruitori (insieme ai turisti, ad amanti del trakking, jogging, equitazione, ecc.) dai continui spari, il PD ha quindi fatto finta di leggere la mozione come atto contro la caccia. E a ruota lo ha fatto anche Federcaccia, del tutto strumentalmente, per provare a migliorare la propria immagine”.
“Spiacente – prossegue il consigliere comunale -. Il contenuto della mozione è chiaro: ‘avviare un percorso con la regione per allineare le regole della caccia e delle distanze degli spari dalle strade anche alla Via Francigena (di fatto, oggi, anacronisticamente non tutelata, nonostante il gran via vai di persone)’. Il problema, oggi, si moltiplica con l’ampliamento a tutto l’anno della pericolosa caccia al cinghiale voluto dalla Regione, con spari ad altezza d’uomo di lunga gittata. Molti fanno finta di non capire, tuttavia, al di la’ della gola e delle troppe sagre, che, capisco, portano voti al Pd (con ingiusto danno ai ristoratori locali), ci sono anche i diritti di tutti i cittadini”.
L’intenzione della mozione, insomma, era unicamente quella di difendere la Francigena: “Ribadisco – dice Niccoli – che la democrazia e la Costituzione italiana ìtutelano i diritti di tutti, non solo dei cacciatori. Forse questa carta andrebbe meglio insegnata nelle scuole medie, invece che insegnare ai bambini ad uccidere (come è stato fatto nel comune di San Miniato, con lo scandaloso assenso del comune), con la scusa dell’insegnamento della fauna da parte dei cacciatori. Magari, se si insegnasse questa seconda materia (de-mo-cra-zia) tra vent’anni i ragazzi sapranno meglio comprendere le questioni dei diritti di tutti, e se vorranno potranno anche decidere di usare un’arma (ma non che decidano a 12 anni, come dicono i genitori incavolati dalla raccapricciante vicenda in oggetto). La fauna lasciamo insegnare agli esperti”.
E aggiunge, rivolgendosi direttamente al presidente Taddeini: “Le posso dire che mi fido di molti cacciatori. Magari lei è scrupoloso e rispettoso delle regole e delle distanze, ma in generale, non mi si venga a dire che moltissimi cacciatori abbiano pochi scrupoli di fronte ad una preda. Un anno fa ero a piedi nel bosco di Corniano, sullo stradello asfaltato (tutelato), e un cacciatore sparò nella mia direzione da una distanza di 10 metri. Tali comportamenti sono incivili e criminali e sono infiniti. Alla fine scappa il morto anche a San Miniato! Proprio ora che è stata apprivata la ‘mattanza’ dei cinghiali, si possono tutelare un po’ di più i fruitori della Francigena, con una semplice regola a tutela di tale sacra e storica Via dagli spari?. Facciamo finita di parlare strumentalmente di caccia ma parliamo di tutelare la Francigena”.

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