Parrella sui tirocini: “Noi puntiamo sul lavoro. Il Pd offende”

“Il Pd locale continua accusare d’incompetenza (come ormai è solito fare con tutti i dipendenti) l’ufficio personale mancando di rispetto a chi ha svolto correttamente il proprio lavoro”. Non la manda a dire la sindaca Ilaria Parrella al Partito Democratico, che alcuni giorni fa aveva innescato l’ennesima polemica sui tirocini e stage nel comune (leggi anche: Pd S.Maria a Monte: “Tirocini in comune usati a sproposito”).

All’accusa di usare i ragazzi per compensare l’uscita dall’Unione Valdera Parrella risponde sdegnata. “Questa amministrazione crede molto nelle iniziative per i giovani e nel lavoro – scrive la sindaca – ha attivato molti strumenti per favorirne la partecipazione. Stage, tirocini, servizi civili, alternanza scuola-lavoro: tutte opportunità importanti per i ragazzi che spesso si trovano alla prima esperienza lavorativa. Sono stati oltre 60 i giovani impiegati in questi progetti solo negli ultimi 2 anni e il tutto si svolge nel rispetto delle regole e dei ragazzi. Siamo un comune all’avanguardia per le opportunità che diamo ai giovani e in particolare ai disoccupati. L’ufficio Politiche del Lavoro, creato appositamente per aiutare i disoccupati e i giovani, in collaborazione con il Consorzio Calzaturieri, Toscana Manifatture e le agenzie interinali, fornisce dati incoraggianti per il numero di assunzioni raggiunte. L’uso dei voucher-lavoro per i disoccupati rappresentano solo alcuni casi dove il nostro comune ha fatto da apripista tanto da fungere da esempio per altri comuni che spesso si rivolgono a noi per informazioni.

Si capisce bene che il Pd sia in difficoltà davanti a questi risultati, insieme ad un’ottima gestione delle risorse comunali, che hanno determinato forti abbattimenti delle tasse: l’abbattimento della Tari di oltre il 20%, la riduzione della pressione fiscale più bassa del 2013. Nel merito del tirocinio in questione, nessuno scandalo come viene paventato dal Pd ma solo un’interpretazione restrittiva da parte della Regione della L.R. n. 32/02, la quale stabilisce che “il tirocinante…non può essere ospitato più di una volta presso lo stesso soggetto”. La Regione ha interpretato il termine “ospitato” anche a chi abbia svolto una sola ora con i voucher (per esempio per la distribuzione di volantini) e per questo ha precluso la possibilità ad una giovane di avere rapporti di tirocinio con il comune per una sola ora di voucher per lo stesso ente. E’ opportuno precisare che l’avviso emesso dal comune conteneva i contenuti generali minimi per la partecipazione al bando e vi era specificato che: “all’attivazione del tirocinio si sarebbe proceduto compatibilmente con le procedure di legge…”. Preme inoltre sottolineare che la “scoperta” del mancato requisito di essere già stato “ospitato” dall’ente è stata fatta dall’ufficio personale e non dal Centro per l’impiego ed è stata effettuata prima del colloquio al centro per l’impiego (che nel caso in questione non è avvenuto) e prima dell’attivazione del tirocinio (che non è stato attivato).

Ma il Pd locale preferisce accusare d’incompetenza (come ormai è solito fare con tutti i dipendenti) l’ufficio personale mancando di rispetto a chi ha svolto correttamente il proprio lavoro. A seguito delle nostre verifiche il Centro per l’impiego ha aggiornato la modulistica rendendola più chiara. La normativa in questa materia è in continua evoluzione. Noi pensiamo che sarebbe giusto permettere di svolgere un tirocinio anche a chi ha fatto poche ore di voucher o addirittura a chi l’ha fatto con il baratto amministrativo, altra pratica a cui il nostro comune sta facendo da pioniere. Per quanto riguarda le accuse del Pd sono ridicole e prive di fondamento: nessun tirocinante viene usato al posto di dipendenti in pianta organica, e tanto meno il nostro comune ha subito problemi dalla nostra uscita dall’Unione e neppure abbiamo registrato disservizi per i cittadini. Il Pd di S.Maria a monte, invece di tacciare di incompetenza i dipendenti del comune, farebbe bene a chiedere al Pd di Peccioli, Terricciola e Lajatico, tutti comuni a guida Pd, di farsi spiegare il perché in quei comuni, il Pd, e spesso insieme all’opposizione, ha deciso di uscire dall’Unione”.

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