Girotonda ai senegalesi, Oliveri: “No ai simboli sulle rotatorie” foto

“Il verde pubblico della comunità santacrocese dovrebbe essere rappresentato da qualcosa che veramente le appartiene”. È questa la posizione di Enzo Oliveri in merito all’annunciata adozione della rotatoria di viale Di Vittorio da parte della comunità senegalese riunita nell’associazione Co.s.Sa. “Sono felice di questa adozione – precisa – ma credo che le aree adottate dovrebbero avere dei cartelli tutti uguali forniti dall’amministrazione, altrimenti prima o poi ci troveremo nelle rotatorie di tutto e di più”.

Oliveri, però, inviata anche l’amministrazione, prima di dare in adozione la cosiddetta Girotonda dei bambini, a verificare bene come e con cosa è stata realizzata. “Di questa adozione sono felice – esordisce l’ex vigile – almeno non si vedrà per quasi tutto l’anno quel degrado di erbaccia alta. Prima di cedere in gestione a questa comunità la rotatoria, però, sarebbe opportuno che si verificasse se sotto il manto erboso ci sono rifiuti speciali, derivanti dalla demolizione delle aiuole esistenti sull’incrocio prima che venisse costruita. Dalle foto scattate a suo tempo, infatti, sembrerebbe che questi rifiuti speciali, invece di essere portati nelle discariche autorizzate o riutilizzati per lavori stradali, siano stati messi all’interno della rotatoria e poi ricoperti con la terra. Questo è un appello che faccio sia a chi governa che all’opposizione”.
“Per quanto riguarda le dichiarazioni di Adama Gueye, presidente di Co.s.San – prosegue – io non ho niente in contrario se dice che i senegalesi presenti sul territorio vogliono far vedere che non sono solo qui per lavorare ma che vogliono dimostrare di sentirsi anche loro santacrocesi, adottando uno spazio che sia visibile. Se loro si sentono santacrocesi, però, tanti abitanti di Santa Croce non si sentono più tali per come viene governato questo comune. Se non sbaglio c’è stato un assessore che ha detto che la rotatoria di viale Di Vittorio doveva essere il biglietto da visita di Santa Croce per coloro che entrano dalla zona di Castelfranco, e che sulla rotatoria ci sarebbe stato collocato qualcosa rappresentativa del comune. Dov’è finito questo progetto? Tutto questo ai nostri amministratori non interessa. Pur di fare adottare il verde pubblico ad associazioni, privati o ditte non fa quello che dovrebbe fare e quindi lo lascia fare agli altri, chiunque essi siano”.
Da qui la critica di Olivieri contro l’annunciata intenzione, da parte di Co.s.San., di posizionare nella rotatoria un’installazione o un’opera che ricordi la comunità senegalese. “Sono contrario – dice – perché credo che sulle rotatorie ci dovrebbero stare solo i cartelli pubblicitari di coloro che adottano il verde: cartelli tutti uguali forniti dall’amministrazione con la scritta all’interno di chi ha adottato il verde. Il tutto stabilito con un regolamento, come ha fatto il comune di Castelfranco. Se poi all’interno delle rotatorie ci deve essere messo qualcosa, che sia però inerente al territorio santacrocese, altrimenti prima o poi ci troveremo nelle rotatorie di tutto e di più. Non ho niente contro la comunità senegalese e altre comunità, anzi, ma penso che prima di tutto sia giusto che nel nostro verde pubblico la comunità santacrocese debba essere rappresentata da qualcosa che veramente le appartiene”.

 

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