“Il comune si faccia carico di risolvere il problema, chiamando anche provincia e Acque alle proprie responsabilità”. Lo chiede gli esponenti di “Progetto repubblicano per Santa Maria a Monte”, per mettere fine al cosiddetto “serpentone” causato dalla frana di via San Michele. “Un disagio – ricordano – che dura ormai da 5 anni”.

“Santa Maria a Monte, ormai, oltre che per le patate è rinomata anche per i “serpentoni” – dicono -, cioè per quei tratti di strada con curve e controcurve causati da lavori in corso che di norma si prolungano per anni. Il tratto di strada preso in considerazione è quello in via San Michele, facente parte della strada provinciale. Oltre cinque anni fa si ruppe una conduttura dell’acqua di grandi dimensioni che serve Castelfranco. La grande quantità d’acqua causò un notevole smottamento di terreno e di conseguenza Il bordo della strada, franando, diminuì la carreggiata stradale. Oggi è ancora in questo stato. Il comune, la provincia e l’azienda Acque, proprietaria della conduttura, fanno finta di niente e non trovano la via per risolvere questo annoso problema. Uno scarica barile per le competenze e per il rifacimento del tracciato stradale. Questo tratto stradale è molto trafficato ed è l’unico collegamento tra Bientina e i paesi limitrofi con la superstrada Fipili. È facile immaginare le migliaia di veicoli giornalieri che percorrono questa strada”. Da qui la richiesta al comune: “Suggeriamo all’amministrazione comunale che si faccia carico e di indire un tavolo con l’amministrazione provinciale e Acque per risolvere definitivamente questo problema”.