S.Croce, la Pubblica Assistenza risponde a ‘Ricostruiamo’

“L’utilizzo di mezzi in comodato gratuito, attraverso il sistema delle sponsorizzazioni, è un meccanismo che permette di effettuare servizi che altrimenti non potrebbero essere erogati”. La Pubblica Assistenza di Santa Croce interviene in risposta alla denuncia di pochi giorni fa, del gruppo ‘Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli’ (leggi qui Ricostruiamo S.Croce: “Lo Scudo della PA pagato 4 volte). Sotto accusa, da parte dei consiglieri di opposizione, era finita la fornitura (con un progetto patrocinato dal comune) di un mezzo per il trasporto di disabili tramite il meccanismo delle sponsorizzazioni. Meccanismo che alla fine, secondo ‘Ricostruiamo’, porterebbe ad una cifra quattro volte superiore al valore stesso del mezzo. Il tutto in cambio di un comodato gratuito di quattro anni. Una quantificazione, tuttavia, che non convince i vertici della Pubblica Assistenza, i quanti chiedono quindi delucidazioni ai consiglieri di ‘Ricostruiamo’.
“Per prima cosa – dicono dall’associazione – dobbiamo evidenziare che per il trasporto gratuito di anziani e disabili presso strutture ospedaliere o in altri luoghi legati ai bisogni dei medesimi, la Pubblica Assistenza utilizza anche mezzi concessi in comodato gratuito da soggetti che operano nel settore della promozione pubblicitaria. L’utilizzo in comodato gratuito di tali mezzi è finora stato possibile in quanto società di promozione pubblicitaria li hanno realizzati e messi a disposizione, in questo caso, della Pubblica Assistenza per un certo numero di anni, a fronte della possibilità di sottoscrivere contratti pubblicitari con diverse aziende ed applicare i loro loghi sul veicolo stesso. In sostanza, la realizzazione e l’utilizzo di questi veicoli è possibile grazie alla generosità di sponsor che, riconoscendo la funzione fondamentale del volontariato, danno un loro contributo affinché le associazioni che operano nel settore possano continuare ad operare in simbiosi con le esigenze del territorio e dei cittadini”.
Entrando quindi nel caso specifico, la Pubblica Assistenza di Santa Croce spiega di aver sottoscritto, nel giugno scorso, “un accordo con la società ‘Progetti di solidarietà’ che, una volta completata la fase di ricerca delle sponsorizzazioni, ci consegnerà un mezzo attrezzato per il trasporto anche di carrozzine per disabili ed altri posti liberi per ulteriori passeggeri. Una volta consegnato, sul veicolo saranno quindi visibili i nominativi, i loghi o le insegne degli sponsor che hanno finanziato il mezzo e permesso, di conseguenza, alla Pubblica Assistenza di implementare i vari servizi giornalieri a favore della cittadinanza. A tal proposito occorre evidenziare che i suddetti servizi coinvolgono mediamente oltre cinquanta persone al giorno e se la Pubblica Assistenza non utilizzasse già tre mezzi, avuti in comodato con tale sistema, gli stessi non potrebbero essere erogati dal momento che l’ente non ha la disponibilità finanziaria per poter acquistare direttamente questi autoveicoli”.
“L’autoveicolo così acquistato dalla società pubblicitaria – proseguono dall’associazione – è dato in comodato gratuito alla Pubblica Assistenza (o organizzazioni paragonabili) che lo detengono per alcuni anni senza pagare alcunché (neppure l’assicurazione e il gasolio sino ad un certo importo). Alla fine del periodo di comodato stabilito dal contratto, il veicolo potrà essere riscattato, in questo caso dalla Pubblica Assistenza, ad un prezzo stabilito in base a criteri e parametri predefiniti. In questo senso il vantaggio per la Pubblica assistenza è quello di avere dei mezzi che, diversamente, non si potrebbe permettere. La società pubblicitaria acquista il veicolo ed ha il suo guadagno nel surplus che ottiene e che sinceramente non sappiamo quantificare con esattezza, (al contrario dei consiglieri di cui sopra) anche perché non sono mezzi a listino “quattroruote”, ma mezzi attrezzati per esigenze specifiche che per essere realizzati necessitano di interventi strutturali e impiantistici importanti”.
“A fronte di quanto sopra affermato – affermano dalla Pubblica Assistenza – ci riesce difficile capire come, da parte dei consiglieri, si è arrivati a quantificare il guadagno e ad affermare in maniera ridondante che lo stesso è “quattro volte tanto”. Come detto dai consiglieri stessi, l’operazione è perfettamente legale e comunque, come normalmente viene fatto dalla Pubblica Assistenza quando sono in corso questo tipo di campagne pubblicitarie, già prima degli articoli apparsi sui vari organi di stampa, erano già in corso verifiche e sono stati richiesti chiarimenti circa la spendita del nome dell’amministrazione comunale. Detta operazione è infatti patrocinata e non promossa dall’amministrazione comunale e quindi la Pubblica Assistenza pretende che tale sostanziale differenza sia rimarcata dalla società “Progetti di solidarietà”, al momento in cui attraverso i propri agenti si presenta alle varie aziende per chiedere la sponsorizzazione”.
E aggiungono: “Si precisa che tutti questi chiarimenti sono già stati resi noti, a voce, ad una signora presentatasi a nome del suddetto gruppo consiliare nella sede della Pubblica Assistenza, ma evidentemente non sono stati giudicati esaustivi. A questo punto, la Pubblica Assistenza di Santa Croce sull’Arno, a fronte di quanto si legge nei vari comunicati apparsi sugli organi di stampa e visto l’evoluzione che sta assumendo la vicenda, chiede ai consiglieri del gruppo politico ‘Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli’ di precisare bene se i loro dubbi di moralità sono stati rivolti alla società pubblicitaria, o verso l’operazione commerciale intrapresa dalla stessa, oppure sono indirizzati alla Pubblica Assistenza, certi del fatto che in ogni caso saranno ben consci della portata della loro risposta”.