S.Miniato, rifiuti più cari di Pontedera: lo segnala Ferraro foto

Differenze consistenti, soprattutto nella parte fissa della tariffa, che in alcuni casi sfiora quasi il doppio tra un Comune e l’altro. È la segnalazione di Roberto Ferraro, esponente del movimento Idea ed ex consigliere comunale di San Miniato, in merito alla tassa sui rifiuti, la Tari, applicata alle utenze non domestiche del Comune della Rocca. Come già segnalato anni fa anche in consiglio, Ferraro torna a confrontare le cifre pagate dalle attività di San Miniato con quelle equivalenti nel comune di Pontedera.

Qualche esempio, prendendo in esame le categorie merceologiche che con la Tari se la passano peggio. Un ristorante o una pizzeria ubicata nel comune di San Miniato, ad esempio, ha una tariffa fissa di 13,15 euro al metro quadro, contro i 6,26 di Pontedera, mentre un negozio di ortofrutta o una pescheria di San Miniato deve mettere in contro 17,16 euro di parte fissa, contro gli 8,15 di un’attività analoga nella città della Vespa. Infine, un ambulante alimentare che arriva all’ombra della Rocca ha una tariffa fissa di 14,08 euro, contro i 6,72 dello stesso banco portato nel capoluogo della Valdera. “Che il servizio e le tariffe del sevizio della nettezza urbana non fossero il massimo era noto – commenta Ferraro – ma vi era la speranza che con il passare degli anni il servizio avrebbe trovato un più consono equilibrio, con adeguamento in meglio di attività e tariffe. Ma così non è stato. Per quanto riguarda le tariffe, nonostante i buoni propositi enunciati per anni dal gestore, nessuno si è accorto di risparmi sulla bollettazione. A ciò si aggiunga che le tariffe applicate alle attività economiche esercitate nel comune di San Miniato continuano ad essere molto più onerose di quelle praticate alle medesime attività insediate nel comune di Pontedera. Stranamente, anche le tariffe applicate per le utenze domestiche non sono equivalenti nei due Comuni. La ingiustificata e forte disparità di trattamento nei due comuni in passato fu già posta all’attenzione pubblica, ma ad oggi niente è stato fatto e le disparità in danno degli utenti del comune di San Miniato permangono. A tale proposito si allegano le tariffe applicate nei due Comuni”.
Critiche, quelle di Ferraro, che investono anche il campo dei servizi offerti: “Per quanto riguarda i servizi – scrive l’ex consigliere comunale – non si può dire che essi siano adeguati alla salata tariffa pagata dai cittadini. Se si percorrono le vie di periferia i cumuli di spazzatura proliferano e nonostante le ripetute denuncie dei cittadini, accompagnate da emblematiche foto, i rifiuti lungo i bordi delle strade non vengono rimossi, se non molto saltuariamente. Non è più possibile rifugiarsi dietro la inciviltà di alcuni cittadini, perché una periodica ripulitura dei bordi delle strade periferiche è indispensabile, deve essere programmata e regolarmente svolta. Il Comune deve pretendere che il gestore effettui tale fondamentale servizio e senza alcun aggravio di oneri, considerate le già elevate utenze sborsate dai cittadini. Altro importante servizio che lascia a desiderare è il ritiro delle sfalciature e potature. Fino a poco tempo fa, il ritiro di tale materiale avveniva periodicamente nelle abitazioni dei cittadini. Attualmente ai cittadini che chiedono l’intervento del gestore per il prelievo di tale materiale viene risposto di portare direttamente tale tipologia di rifiuto all’isola ecologica. Che equivale a dire: arrangiatevi. Poiché è noto a tutti che questo tipo di materiale non è facilmente trasportabile con una autovettura e che nel nostro comune la presenza di giardini privati non è cosa rara, è evidente che questa nuova politica dell’arrangiarsi crea grosse difficoltà ad un gran numero di utenti i quali ad ogni buon conto pagano comunque bollette salate”.
“Considerato – conclude Ferraro – che la gestione della raccolta rifiuti sembra andare nella direzione di un ulteriore peggioramento, fra non molto potremmo trovarci nella situazione che i cittadini inizino ad avere nostalgia del dimissionario presidente Marconcini”.

 

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