Congresso a febbraio, Lari si dimette da segretario provinciale Pd

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“Dopo il referendum si è aperta una fase nuova e la possibilità data dal Pd nazionale di procedere a congressi anticipati credo sia per la nostra realtà una opportunità da cogliere immediatamente”. Per questo, il segretario provinciale del Pd Alessio Lari, si è dimesso. “Mi ero preso – spiega – un impegno dopo le dimissioni da segretario di Francesco Nocchi: portare il partito provinciale a congresso. Adesso questa opportunità, in base alle decisioni assunte dalla segreteria nazionale, esiste e per questo nel corso della direzione di ieri sera ho annunciato le mie dimissioni in modo tale da poter avviare immediatamente la fase congressuale che dovrebbe avere luogo alla fine di febbraio”.

La scelta fatta dal nazionale permetterà a quelle federazioni che hanno particolari esigenze o scadenze di non accumulare gli impegni a ridosso di sfide elettorali di una certa importanza. “E’ il caso del Pd provinciale pisano, questa possibilità ci permetterà di lavorare da subito e più efficacemente, in vista di importanti scadenze elettorali nella nostra provincia, come Pisa nel 2018”. Dopo un anno e mezzo, quindi, Lari lascia. “All’indomani delle elezioni regionali, mi fu affidato il compito di ricostruire l’unitarietà del partito, un compito difficile che ho portato avanti con non poca fatica, ma arriviamo ad oggi con una segreteria dove veramente si lavora con metodo unitario e con rinnovate prospettive. Il congresso, sulla base del lavoro fatto in questa direzione deve essere quell’opportunità di confronto aperto, di superamento delle contrapposizioni correntizie e soprattutto un laboratorio di idee. Così si potrà puntare ad una rigenerazione e creare il Pd del futuro, un soggetto politico capace di mettere insieme politiche di sviluppo e innovazione con le forti esigenze di solidarietà equità e giustizia”.
“Credo che mai come in questo momento serva mettere in campo tutte le azioni necessarie a un rilancio dell’azione del Partito che, come chiesto da Matteo Renzi, riparta proprio dai circoli e dai territori. Una fase in cui tutti saremo chiamati a dare il nostro contributo e ad assumerci le proprie responsabilità in vista dei prossimi importantissimi passaggi sia a livello nazionale sia a livello locale. Per quello che mi riguarda resterò comunque a disposizione del Partito e continuerò a dare il mio contributo sia come amministratore sia come militante, orgoglioso di rappresentare una comunità che, al di là delle differenti posizioni che possono esserci al suo interno, non ha eguali per radicamento, per senso di appartenenza e di militanza e per capacità di confronto democratico tra i suoi iscritti. Ci tengo a ringraziare sia tutti i membri della segreteria, la Presidente della Direzione e il Tesoriere per il lavoro che hanno e abbiamo svolto in questi mesi e soprattutto la base e tutti gli iscritti del nostro partito che per me hanno sempre rappresentato il punto di riferimento e i soggetti a cui ispirarmi nel percorso che abbiamo fatto”.

 

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