Migranti spazzini a Castelfranco, Lega Nord: “Il teatrino dell’amministrazione”

“Poteva essere una bella notizia. E poteva anche essere apprezzata da chi non è sempre politicamente corretto e propenso al buonismo melenso ma, anche questa volta, i nostri amministratori non hanno perso l’occasione per trasformarla in un teatrino”. A parlare è la Lega Nord di Castelfranco, commentando la notizia di pochi giorni fa che ha visto migranti e amministratori impegnati insieme nella pulizia del centro storico. Un’iniziativa spot secondo gli esponenti della Lega, che intervengono per rivolgere all’amministrazione una serie di interrogativi sul tema, a cominciare dalla sorte del percorso partecipativo sull’integrazione.

“Siate sinceri – scriva la Lega in una nota -: la descrizione dell’evento ha richiamato alla vostra mente l’immagine del famigerato gruppo di anziani intenti a guardare un cantiere: quattro richiedenti asilo e un assessore armati di guanti e ramazza impegnati a ripulire i pochi cestini dell’immondizia dislocati in centro e tre amministratori a supervisionare le operazioni. Lo sappiamo, l’idea di far combaciare questa iniziativa con una importante manifestazione sportiva alla quale hanno partecipato oltre duemila persone era un’occasione troppo ghiotta per essere sprecata, ma gli sfortunati amministratori hanno dovuto fare i conti con la pioggia che, se non ha fermato gli atleti, ha però tenuto lontano dal centro i castelfranchesi, riducendo ai minimi termini il pubblico e costringendoli quindi a sbandierare alla stampa quanto accaduto domenica mattina”.
“Eppure – proseguono dalla Lega – solo una settimana prima Legambiente aveva organizzato la 25esima edizione di “Puliamo il mondo”, nell’ambito della quale nella mattinata di sabato 23 settembre alcuni volontari hanno contribuito a pulire il bosco delle Cerbaie. Eh sì, quella era una iniziativa di Legambiente e non del Comune di Castelfranco di Sotto (che ha solo aderito e poco pubblicizzato). In effetti non eravamo in molti quella mattina, mancava pure l’assessore all’ambiente, però nel nostro piccolo qualche sacco di schifezze lo abbiamo portato in discarica. Come pure non erano organizzate dal comune, tempo addietro, quelle giornate in cui un bel gruppo di castelfranchesi ripulì intere zone del comune; peccato che si trattasse di una iniziativa spontanea e apartitica, altrimenti una bella foto di rito sotto il loggiato del comune di sicuro ci sarebbe scappata. Qualche interrogativo, però, ancora ci assilla. Il primo è quello sulla sorte di quel famoso percorso partecipativo volto a favorire l’integrazione degli stranieri presenti nel nostro comune: che fine ha fatto? Una montagna che è costata un mucchio di soldi nostri mica avrà partorito quel topolino bagnato dalla pioggia di domenica scorsa? Il secondo è se i nostri amministratori sono a conoscenza che il numero dei cestini presenti nel centro del capoluogo è inferiore a quelli che si possono contare a Orentano nella sola Piazza Roma e lungo Via Martiri della Libertà. Il terzo è, come mai, con ventisei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio (dati di marzo 2017) ne siano stati coinvolti soltanto quattro. Ma a questo ultimo interrogativo è semplice rispondere, basta contare i cestini dell’immondizia presenti in centro storico”.

 

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