Pd e Mdp divisi in Italia, uniti a Castelfranco

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“Crediamo nell’unità delle forze progressiste e riformiste come un valore imprescindibile per il nostro mandato che gli elettori ci hanno assegnato. Uniti, nonostante le divisioni a livello nazionale, perché crediamo che soltanto insieme si possa costruire un vasto e plurale schieramento di centrosinistra di governo locale all’altezza delle aspettative della nostra comunità in un’epoca nella quale divisioni ed individualismo sono all’ordine del giorno”. La maggioranza di governo a Castelfranco di Sotto, composta da Pd e Articolo 1, ha sentito la necessità di chiarire la volontà di andare avanti insieme dopo che Mdp, Possibile e Sinistra Italiana hanno annunciato di correre da soli alle prossime elezioni, con il presidente del Senato Pietro Grasso come leader della Sinistra. Senza il Pd.

“In un momento di forte divisione a sinistra, a pochi mesi dalle elezioni politiche nazionali, noi uomini e donne di centrosinistra di Castelfranco di Sotto, che ci identifichiamo nel Partito Democratico, in MDP-Articolo 1 o come figure indipendenti civiche di centrosinistra che sosteniamo convintamente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gabriele Toti, intendiamo rivolgerci a tutti i nostri elettori e militanti del nostro Comune per rassicurali ed informarli che continueremo ad operare, come sempre abbiamo fatto fino ad ora, per il bene della nostra comunità”.
“Crediamo – continuano – che le politiche neoliberiste degli ultimi vent’anni abbiano posto le condizioni per lo sgretolamento del tessuto sociale, esaltando la libertà dell’individuo a scapito della dimensione collettiva. Ma un simile libertà, basata sull’assenza di limiti, sul disinteresse al bene comune e sul conformismo, è in realtà illusoria per la sua sudditanza ai modelli e ai consumi imposti dal mercato e ha come conseguenza l’aumento dell’impotenza collettiva. Si fa sempre più urgente, invece, la necessità di ridare il giusto spazio alla collettività e ridefinire la libertà individuale partendo dall’impegno collettivo dove le sofferenze private potranno essere finalmente pensate e vissute come problemi condivisi, comuni e politici.
Siamo uniti oltre che dal programma dai comuni riferimenti ai valori di libertà, giustizia sociale, solidarietà, partecipazione, legalità, etica e del lavoro propri della nostra Costituzione Italiana. La difesa e la promozione di questi valori hanno proprie radici nell’antifascismo, nella resistenza e nella lotta di liberazione dalla quale è nata la nostra Repubblica. In questi anni, pur nella carenza delle risorse economiche degli enti locali e nei limiti imposti dal Patto di Stabilità, ci siamo impegnati e ci impegneremo nel tempo che ci rimane a disposizione, a costruire un nuovo modello di sviluppo basato sui diritti individuali e collettivi, sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del nostro Comune”.

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