S.Miniato nel 2017, il bilancio di Guazzini: “Pd compromesso su piano etico”

Fine d’anno tempo di bilanci, un po’ per tutti; ma soprattutto per chi ha avuto nell’anno appena trascorso una rilevanza pubblica, specie se non sembra minimamente intenzionata a mollare. E’ il caso, a San Miniato, dell’ex assessora ed ex segretaria Pd di La Serra Manola Guazzini, che in questi giorni ha consegnato ai flutti virtuali di Facebook il suo personale bilancio, uno sguardo fortemente critico verso un anno non certo facile per la politica sanminiatese.

“Ho arricchito la mia esperienza vivendo una situazione che è condivisa da tante persone più giovani di me, ho salvaguardato la possibilità di svolgere una battaglia politica senza condizionamenti. – ha scritto in merito alla perdita della delega da assessore alla quale poco dopo è seguita la perdita del lavoro, solo recentemente ritrovato. – E credo anche di aver dato una lezione a chi qualche pensierino sulla possibilità che io mi piegassi ce l’aveva fatto di sicuro”.
“Sul piano politico, dopo aver tentato un’ultima battaglia nel Pd, appoggiando la candidatura di Orlando alle primarie del 30 Aprile, ho dovuto prendere atto della mancanza, in quel partito, di ogni agibilità politica, sia a livello locale che a livello nazionale – continua. – Non solo per chi intenda battersi per obiettivi di giustizia e di riduzione delle diseguaglianze sociali, ma anche semplicemente per chi pretenda processi di discussione e di partecipazione veri, aperti anche all’espressione di orientamenti diversi da quelli di chi comanda”.

Non mancano poi stoccate dirette ai personaggi politici locali dell’anno: in primis, con riferimento implicito ma chiarissimo, al segretario del partito Simone Giglioli e alle sue recenti prese di posizione contro l’ipotesi di primarie (leggi qui). “Mi sembra che il fatto che anche esponenti del Pd di San Miniato che, a differenza di me e di altri, hanno sempre esaltato le primarie come elemento fondativo del partito, oggi le temano come probabile fattore scatenante di ‘guerre per bande’, sia la denuncia più eloquente del misero punto d’arrivo di una pratica politica fondata sull’esclusione permanente della discussione e del confronto veri su diverse prospettive politiche – scrive l’ex assessora. – Le motivazioni della mia scelta prima di dimettermi dalla carica di segretaria del circolo di La Serra e poi di lasciare il Pd sono state, certo, in primo luogo nazionali. A livello locale, poi, ho trovato sempre più inaccettabile l’appiattimento del partito sulle posizioni dei sindaci, dalle quali emergono orientamenti differenziati spesso derivanti da personali calcoli di potere, senza la minima traccia di un disegno generale. E intanto i cittadini stanno smarrendo del tutto la percezione di una diversità tra le amministrazioni di sinistra e le altre. E bisogna essere ciechi e sordi per non vedere e non sentire che oggi, a San Miniato, risulta gravemente compromessa, nel senso comune della gente, l’idea che tra il governo locale del centrosinistra e quello della destra ci sia una differenza, prima di tutto sul piano etico. E questo è un danno che non potrà essere recuperato se non in tempi lunghi, e puntando decisamente a cambiare il quadro politico locale”.

Si parla, infine, di futuro. A quel 2018 che nel pieno rispetto della burrascosa politica sanminiatese servirà solo da antipasto alle elezioni amministrative dell’anno ancora successivo, il 2019. “Il 2018 metterà alla prova proposte nuove nell’ambito della sinistra, a cui guardo con interesse e simpatia, ma senza almeno per ora aderirvi direttamente – dice Guazzini, non sbilanciandosi verso le neonate forze politiche che dal nazionale fanno capolino anche sulla scena locale, in primis Liberi e Uguali. – Oggi, in Italia e altrove, c’è un profondo rimescolamento dei soggetti politici, e nessuno può prevedere la chiave per dare vita a una politica progressista nuova e adeguata ai problemi del nostro tempo. Sul piano locale, se ci sarà la possibilità di costruire progetti politici anche più larghi della sinistra che puntino a rilanciare politiche di governo progressiste nel comune di San Miniato in forte discontinuità con le esperienze degli ultimi anni, intendo contribuire a definirli e mettermi a disposizione”. (ndm)

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