Fondazione Carismi, Ferraro cerca i responsabili dopo le dimissioni di Marinella

“Le responsabilità della distruzione della Cassa di Risparmio dovevano essere cercate in altre direzioni, non certo nel personale impiegatizio”. All’indomani delle dimissioni del presidente della Fondazione Carismi Mario Marianella, lo ribadisce Roberto Ferraro, coordinatore provinciale del movimento Idea Popolo e Libertà. “Alcune settimane fa – spiega – ci sentimmo in dovere di intervenire sulla vicenda Carismi, per osservare che in oltre un anno di discussioni l’unica cosa emersa, chiara e ripetuta all’infinito, era che la Banca aveva un consistente esubero di personale, quasi che la colpa della debacle aziendale potesse essere imputabile a schiere di impiegati nullafacenti”.

“In oltre un anno di sofferta gestazione della crisi – aggiunge Ferraro – mai si è parlato di responsabilità, mai si è parlato dei danni diretti e immediati che tale situazione avrebbe potuto comportare ai cittadini possessori dei titoli azionari della banca. Se uno spiraglio di luce sta mettendo a fuoco questi complessi argomenti, forse lo dobbiamo al Presidente della Fondazione che in due recenti interventi ha commentato le vicende dell’istituto di credito di San Miniato. Espressioni come ‘storici emungitori professionali di cariche, incarichi e prebende’ rivolte a una parte, seppure minoritaria della Fondazione, oppure quella espressione nella quale si fa riferimento, non certo con ammirazione, alla presenza di ‘persone perennemente ossequiose’ contrapponendole alla necessità che in futuro la Fondazione possa trovare sulla sua strada amici veri che facciano notare al bisogno limiti ed errori, fanno riflettere sulle cause della crisi che ha portato a collezionare perdite per centinaia di milioni. Altrettanto significativo è il commiato rivolto ai soci della Fondazione da parte del Presidente dimessosi dal prestigioso incarico prima della conclusione del suo mandato. Espressioni come ‘gli eventi molto spesso non accadono all’improvviso, ma all’improvviso li percepiamo nella loro complessa portata’ e ancora ‘Fondazione che ho sempre difeso dagli attacchi che ben conoscete’ non possono passare inosservate. Queste parole risultano oscure ai più, ma segnalano una situazione conflittuale nell’ambito della Fondazione, che potrebbe non essere stata neutra nella gestione della crisi che a fatica si è chiusa con il passaggio della Carismi ad una banca straniera. La Fondazione è un ente del territorio, pertanto la forte perdita patrimoniale che essa ha subito e la debacledella Banca sono eventi che riguardano tutta la comunità. Sarebbe opportuno che le responsabilità – se ve ne sono – venissero chiaramente alla luce perché la valutazione e la conoscenza dei fatti non può delegarsi alla storia, in quanto ciò vorrebbe dire accantonare le responsabilità”.

 

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.