Ricostruiamo: “Bilancio Deidda, cose buone sono nostre”

“Quelle che lei sbandiera di aver fatto sono cose su cui noi abbiamo acceso l’attenzione. Ci piace farlo notare perché si sappia che laddove abbiamo puntato il dito, l’amministrazione è stata costretta a intervenire”. E’ il consigliere comunale Flavio Baldi a spiegare l’incontro voluto da Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli dopo il bilancio presentato dalla sindaco Giulia Deidda del 2017 (S.Croce, il bilancio del sindaco fra opere e progetti). “Vogliamo sottolineare che molte delle cose che lei ha detto ce le sentiamo un po’ nostre”. In un bilancio 2017, secondo Ricostruiamo, fatto di tanti errori, “Le cose positive derivano da nostre richieste”. 

 

Tra le perplessità dei consiglieri, la viabilità la fa da padrone. Con un’attenzione alla sicurezza: “Ma se succede qualcosa – chiede Marco Rusconi – ci passa un’ambulanza? Allora noi abbiamo protocollato un’interrogazione a risposta scritta e siamo in attesa di risposta, per sapere se hanno ottenuto il nulla osta dei vigili del fuoco”. “Il sindaco – spiega Baldi – ha sempre detto che voleva riportare il mercato in centro, però la nuova piazza non è più adatta ad accogliere il mercato, quindi è stato solo avvicinato al paese, senza accontentare né i commercianti né gli ambulanti né i cittadini, ma soprattutto ha aggravato ancora di più la viabilità”.

“Sulla viabilità –  aggiunge Fulvia Quirici – abbiamo sempre detto che non era opportuno modificare la circolazione attorno al centro senza avere una visione complessiva. Infatti adesso l’amministrazione mette in atto dei correttivi andando per tentativi. Uno che si trova in piazza del Popolo sul lato dela Buffetti e deve andare a San Donato è costretto a fare il giro da piazza dei Partigiani: se si disegna in pianta è un percorso allucinante. E anche per andare a Castelfranco è il caos. Ci dispiace dire che siamo cassandre, ma di fatto noi l’avevamo detto, in tante cose abbiamo dato una visione lucida. Sistemare la circolazione del centro non può essere a discapito di tutti gli altri cittadini. Per questo abbiamo sempre chiesto il prolungamento del Braccetto fino alla mensa, in modo da collegare la Bretella con via del Bosco: quella sì, davvero, sarebbe un’opera che alleggerirebbe la viabilità. Tutti i parcheggi di via Roma sono sul lato della scuola Carducci ma la fermata del pullman è sulla destra: ci sono scelte che non comprendiamo”.
“Quello che ci ha colpito del bilancio del sindaco – continua Rusconi – è il fatto che non abbia citato le opere che sono costate di più a cominciare dalla viabilita. Evidentemente ci si è resi conto degli errori e adesso si cerca di tappare i buchi cambiando i cartelli a caso”. Per Antonella Meropini, “via Caravagio adesso l’hanno rimessa tutta percorribile, perché c’erano dei palazzi dove per andare a casa i cittadini dovevano fare tutto il giro”.
“In tutti i posti – per Baldi – quando fanno un cambio così radicale mettono i birilli e studiano come va per qualche mese. A Santa Croce è mancata la fase di sperimentazione”.
Sulla questione telecamere, poi, per Rusconi “L’amministrazione sta cercando di far entrare dalla finestra le nostre richieste che sono state rapinate dalla porta principale. Noi siamo d’accordo sulla scelta delle telecamere, ma abbiamo visto che ci sono consiglieri di maggioranza che sui social contestano questa scelta. Chiediamo a Deidda di dire da che parte sta”. “Hanno sempre detto no alle telecamere – aggiunge Quirici – e adesso un pezzettino alla volta le stanno mettendo. Almeno si abbia un po’ di onestà intellettuale. Facciamo però un piano organico di videosorveglianza partecipando ai bandi, perché fatto così non ha molto senso. Santa Croce negli ultimi mesi sembra diventata terra di nessuno, ci sono furti tutti i giorni: le telecamere da sole non bastano, ma almeno se ci sono è meglio”.
“Nel suo bilancio Deidda ha parlato anche dell’asilo Poggio Fiorito – aggiunge Meropini -. Noi denunciammo il problema dell’umidità e delle infiltrazioni a dicembre 2016, poi a gennaio facemmo una segnalazione all’Asl e allora sono stati costretti ad intervenire. Un’altra cosa che mi preme sottolineare è quella del commercio: a Santa Maria a Monte il comune è riuscito a far aprire 13 nuove attività commerciali pagando l’affitto per tre anni. Ogni tanto si può imparare anche dagli altri”. (g.p.)

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