Carismi, 5 Stelle: “I sindaci dovevano occuparsene prima”

“Se i sindaci del Comprensorio che adesso a giochi conclusi si mostrano così sensibili e preoccupati avessero avuto premura di seguire le vicende degli ultimi anni, avrebbero facilmente appreso che da molto tempo lo stato di salute della banca era tutt’altro che positivo e che probabilmente causa di parte dei crediti deteriorati sono stati i finanziamenti concessi ad aziende da noi tutti conosciute”. Lo dicono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle San Miniato, commentando la presa di posizione congiunta dei sindaci del comprensorio (Carismi, i sindaci: “Vogliamo le motivazioni della crisi”).
Che aggiungono “, come Consorzio Etruria, Eutelia, e BTP così come si evince dall’interrogazione parlamentare depositata nel 2016 in commissione finanze presso il Senato della Repubblica e dagli esposti presentati nel 2010 e nel 2012 agli organi di vigilanza di Bankitalia così come riportato in un esposto/denuncia depositato presso la Procura di Pisa nel 2016”.
“A fine luglio – ricordano – il M5S di San Miniato ha presentato un’interpellanza per chiedere al sindaco e alla giunta di adoperarsi per fare chiarezza sulle cause della situazione economico-finanziaria della Cassa di Risparmio e su come l’amministrazione avesse intenzione intervenire per tutelare gli azionisti, i dipendenti e l’intera economia del territorio. Nella risposta si afferma che il dissesto finanziario nasce dal deterioramento del portafoglio immobiliare, dall’irrigidimento delle regole di vigilanza sul credito bancario e dal conseguente obbligo di ulteriori accantonamenti. Dire che il deterioramento del portafoglio immobiliare sia stato una causa della crisi appare un riduttivo: perché c’è stato tale deterioramento? Ma questo il sindaco Gabbanini non credo che abbia bisogno di chiederlo a qualcuno, perché come socio della Fondazione dal 2009 ha sempre potuto avere accesso all’andamento dell’istituto di credito controllato dalla medesima Fondazione”.