Bacino di Roffia, Ferraro: “La vicenda giudiziaria sembra essere terminata”

21 febbraio 2018 | 15:53
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Bacino di Roffia, Ferraro: “La vicenda giudiziaria sembra essere terminata”

“Dopo decenni di contenziosi la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista il Bacino di Roffia sembra essere terminata, ovviamente previo esborso di oltre due milioni di euro di soldi pubblici corrisposti al soggetto privato che a suo tempo contestò gli espropri mal praticati dal Comune” così Roberto Ferraro, del movimento Idea-Popolo e Libertà.

Roberto Ferraro ricostruisce la vicenda di Roffia. “Poiché la vicenda di Roffia – spiega Ferrara -, grande buca fatta per estrarre rena, poi convertita in bacino remiero e quindi in cassa di esondazione, è costata alle casse pubbliche decine di milioni di euro, in molti hanno sperato che la chiusura della vertenza avrebbe messo la parola fine alla sua tormentata storia. Invece a quanto pare non sarà così. Il Comune nel festeggiare l’esborso dei due milioni di euro di soldi pubblici in favore degli espropriati, ha dato ai cittadini un’altra bella notizia. A debiti pagati il Comune darà inizio alle procedure per la realizzazione della “cittadella dello sport”.
“E’ il caso di ricordare – racconta Roberto Ferraro – che questa immensa buca a ridosso del fiume Arno ha esposto per decenni con la sua presenza le frazioni San Miniato Basso e Roffia a un rischio idraulico molto elevato ed è costata ai cittadini oltre venti milioni di euro. Roffia è una storia costellata di fallimenti politici, tecnici e amministrativi. Pagati gli ultimi due milioni, invece di chiuderla li, si parla nuovamente di fantasiosi progetti per la realizzazione di improbabili cittadelle dello sport o dell’acqua. Una domanda allora sorge spontanea. Se era possibile realizzare cittadelle dello sport con servizi ricettivi, spazi per il tempo libero e per allenamenti e cose varie, è da chiedersi per quale motivo il Comune ha abbattuto nei mesi scorsi la palazzina dello sport, costata oltre un miliardo delle vecchie lire, a suo tempo costruita a Roffia e mai utilizzata. La speranza – conclude Ferraro – è che non si gettino al vento ulteriori soldi pubblici concependo altri costosi, inutili e impossibili progetti, per dar seguito ad un altro libro dei sogni chiamato Piano strutturale”.