Depuratore, Lega: “Elogi fanno indignare non poco”

1 febbraio 2019 | 17:57
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Depuratore, Lega: “Elogi fanno indignare non poco”

“Sentire elogiare gli ingenti investimenti fatti recentemente da una azienda che tratta rifiuti dal 2009, che ha sempre manifestato criticità anche gravi come se si trattasse di un gesto eccezionale e non, invece, come un intervento doveroso e necessario, fa indignare non poco”. Lo sostiene la Lega Castelfranco di Sotto commentando il commento di sindaco e giunta di Castelfranco al bilancio Arpat sulle maleodoranze (Depuratore, Toti: “Il cambio di passo ha richiesto tempo”).

“Caro sindaco – spiega la Lega -, cari amministratori, comprendiamo lo sconforto che provate per l’avvicinarsi delle elezioni amministrative ma, per lo meno, risparmiatevi reazioni scomposte e lezioni di politica di governo del territorio, visti i pessimi risultati da voi raggiunti”.
“Se è vero – prosegue – che il diritto alla salute e a un ambiente salubre va tutelato al pari del diritto una impresa di portare avanti la propria attività, per quale motivo in tutti questi anni pare che il primo sia stato messo in secondo piano? Perché non si sono pretesi prima questi interventi? Chi opera nel settore del trattamento dei rifiuti sa in partenza che deve costantemente adeguarsi alle nuove tecnologie che consentono di mitigare sempre di più l’impatto della loro attività sull’ambiente e il costo, più o meno elevato, di questi interventi non può certo essere un alibi sufficiente per non provvedere. Sul nostro territorio operano diverse imprese che trattano rifiuti di ogni genere e imprese che gravano sull’ambiente in maniera significativa, pertanto, se chiediamo una particolare attenzione nel monitorare la qualità dell’ambiente e dell’aria, questo non è certo per fare terrorismo o per racimolare qualche voto. Le richieste che a voi danno tanto fastidio sono le richieste più che legittime provenienti da tutti quei cittadini costretti da troppo tempo a sopportare miasmi di ogni sorta a ogni ora del giorno e della notte. Se nel corso del 2018 le segnalazioni dei cittadini all’Arpat sono diminuite, ciò non è dovuto certo ad un miglioramento della qualità dell’aria, bensì alla sfiducia e allo sconforto di chi per anni ha segnalato e non ha mai visto risultati concreti. Se solo aveste avuto l’umiltà di leggere quello che i cittadini scrivono sui social, vi sareste resi conto che il problema delle maleodoranze è ancora lontano dall’essere risolto o, quanto meno, mitigato. Ed è triste che un cittadino abbia perso la fiducia nelle istituzioni al punto di essere costretto ad affidare le proprie denunce a un social in attesa di manifestare il proprio malcontento nella cabina elettorale”.