Consulte: “Esercizio di democrazia”, “Nuove regole”

“Non è stato raggiunto il quorum del 20% degli aventi diritto al voto come previsto dal regolamento per nessuna delle consulte, ma ciò non toglie niente alla bella giornata di partecipazione che si è svolta ieri domenica 10 marzo” è la posizione della sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella. Un “flop che dimostra che qualcosa non ha funzionato secondo il coordinatore dell’Idea per Santa Maria a Monte Alberto Fausto Vanni. 

 Nessuna delle 5 consulte ha raggiunto il quorum (Smam, niente quorum per le consulte di località) ma “765 persone – precisa Parrella – hanno partecipato al voto. Grazie ai circa 60 candidati che si sono autocandidati, ai 15 tra presidenti e scrutatori che hanno costituito i seggi e all’ufficio elettorale del Comune, è stato possibile svolgere le elezioni”. “Sarà nostra cura – continua il sindaco – non disperdere tutto questo. Un grazie a tutti coloro che sia come candidati che come elettori hanno partecipato a questo bellissimo esercizio di partecipazione e di democrazia che si è svolto ieri”.

Per Vanni “Un regolamento che esclude parte dei cittadini che si sono presentati alle elezioni comunali precedenti è un regolamento che di democrazia ha ben poco. La costituzione italiana da ai partiti e di conseguenza ai suoi rappresentanti, l’opportunità di partecipare e di contribuire alla vita amministrativa di qualsiasi tornata elettorale, dalle elezioni europee a quelle comunali fino alle elezioni per la scelta dei candidati per le consulte. Sfido l’amministrazione Parella ha trovare un’altra amministrazione comunale della Toscana, ma anche italiana, ha verificare se trova un regolamento per le elezioni dei rappresentanti delle consulte che abbiano certe esclusioni come quella di Santa Maria a Monte. Il fallimento della ‘regista’ Parrella, nonché sindaco di Santa Maria a Monte, qual è la sua filosofia amministrativa, cioé di non avere opposizione e di gestire la cosa pubblica come se fosse cosa di proprietà. Già in passato abbiamo avuto questi modi di concepire la cosa pubblica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Voglio ricordare al sindaco Parrella che in una democrazia c’è chi governa e ha il diritto di farlo con trasparenza e c’è l’opposizione che ha il diritto e il dovere di controllare come viene amministrato il denaro pubblico. Questo incidente, che ha portato alle urne meno del 20% di persone avente diritto al voto, dimostra l’incapacità dell’ attuale amministrazione comunale di comunicazione e di aver usato un regolamento di stampo dittatoriale e il risultato è stato quello della non partecipazione. Questa amministrazione comunale vuol escludere persone che amano il proprio paese e che cercano di dare il proprio contributo. La sindaca Parrella vuol essere una capa al comando, senza se e senza ma. Il ricorso presentato al Tar da parte di cittadini esclusi in rappresentanza della lista Santa Maria a Monte di tutti e l’accettazione da parte del Tar ad annullare due sezioni e la cittadinanza che non ha condiviso la linea del regolamento per le consulte dovrebbe far riflettere il sindaco ha fare un nuovo regolamento di stampo democratico coinvolgendo tutte le forze politiche del territorio”.

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