CambiaMenti : “Troppi imprevisti a San Miniato, serve programmazione”

14 maggio 2019 | 14:57
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CambiaMenti : “Troppi imprevisti a San Miniato, serve programmazione”

“Incidenti e imprevisti possono succedere. Ma a San Miniato succedono così spesso che è evidente che qualcosa non funziona”. Lo sostengono i candidati e le candidate delle liste CambiaMenti e AttivaMente con Manola Guazzini sindaco commentando i fatti della scuola primaria Da Vinci di San Miniato (Perdita d’acqua in bagno coi bambini in gita, scuola chiusa).

“La scuola – spiegano – è rimasta chiusa perché si è rotto un flessibile in un bagno dell’ultimo piano e i locali sono stati invasi dall’acqua: fino alla fine di quest’anno scolastico le lezioni delle cinque classi della scuola elementare si dovranno svolgere negli stessi locali occupati dalla scuola media, con disagi evidenti per entrambi gli ordini di scuola”. 
Una cosa, questa, che per CambiaMenti è un sintomo: “Se invece di procedere a inaugurare nuovi plessi e ad annunciarne di ancora di là da venire con tanto di cerimonie in pompa magna e tagli di nastri, si fosse messo in atto un serio monitoraggio delle situazioni delle strutture scolastiche esistenti, si fosse scelto di procedere a una programmazione dei plessi che puntasse a garantire la messa a norma dei poli scolastici individuati e a dotarli gradualmente di spazi e di attrezzature adeguate, non ci troveremmo in queste situazioni a San Miniato, come non ci si sarebbe trovati in passato ad affrontare situazioni analoghe o anche più gravi a Cigoli e altrove. Perché incidenti e imprevisti possono succedere. Ma quando succedono troppo spesso è evidente che è mancata la programmazione. Una parola che è meno astratta di quello che sembra: significa individuare insieme ai cittadini priorità precise e costruire su di esse piani di spesa pluriennali, invece di seguire la logica delle emergenze e delle occasioni, col risultato di spendere un sacco di soldi, non mettere mai a posto una situazione, trovarsi spesso e volentieri di fronte a frane, allagamenti, situazioni di inagibilità. Nell’ultimo anno la giunta Gabbanini ha preferito spendere in maniera dispersiva circa un milione di euro per rotonde, asfaltature di pezzi di strade a casaccio in qua e in là, piste ciclabili che si interrompono all’improvviso, aperture di fontanelli: tutte opere che hanno un unico ed evidentissimo scopo, quello di raccogliere consensi in qua e in là mettendo le frazioni in competizione tra loro senza privilegiare davvero le priorità programmatiche di scala comunale. Quei soldi avrebbero potuto essere spesi per avviare operazioni strategiche come gli accessi a San Miniato da nord e da sud, la costruzione di un sistema di parcheggi esterni al capoluogo, un collegamento viario, pedonale e ciclabile tra San Miniato e San Miniato Basso, una strada di circonvallazione a nord che consenta la trasformazione della Tosco Romagnola in via urbana. Quindi niente più interventi spot e soprattutto basta promettere in campagna elettorale masterplan, funivie, scale mobili e altre cose futuribili per poi, come è successo in questi cinque anni, asfaltare una strada in qua e una in là, fare una manutenzione qui e una lì, una rotonda a destra e una a sinistra, senza alcuna attenzione alla tenuta complessiva e alla sicurezza delle rete viaria. Anche la nuova gara per il servizio di trasporto pubblico locale dovrà essere pensata con lo scopo di rispondere in modo efficiente, con mezzi diversificati, ai bisogni degli utenti: non si può continuare con corse quasi vuote e con tempi di percorrenza lunghissimi. Si dovrà tener conto del fatto che sempre più cittadini anziani avranno necessità di mezzi per raggiungere i servizi pubblici (casa della salute, Comune, ospedale, cimiteri, ecc) . Bisognerà dunque potenziare il collegamento fra le frazioni, che è i indispensabile per creare una circolarità di idee, di cultura, di conoscenza: solo in questo modo il territorio potrà sentirsi unito e parte di un insieme e in particolare i collegamenti tra San Miniato, gli altri borghi storici e la Valdegola e le frazioni di San Donato e San Romano, che sono rilevantissimi anche nella prospettiva della crescita di un turismo sostenibile”.