Montopoli del Cambiamento: “Il comune abbatta le barriere architettoniche”

I consiglieri di minoranza Silvia Squarcini, Lara Reali, Cristiano Bertagni, si concentrano sul problema della barriere architettoniche e degli impedimenti che incontrano ogni giorno i portatori di handicap. L’obiettivo è impegnare il consiglio comunale a dare corso e applicazione alle leggi che prevedono di rimuovere gli ostacoli che impediscono ai portatori di disabilità fisiche di avere pieno accesso agli edifici pubblici e ai luoghi del territorio comunale il cui accesso è precluso proprio da queste persone a causa degli ostacoli.

Inoltre i tre consiglieri spiegano: “Chiediamo all’amministrazione comunale – dicono i tre consiglieri di opposizione – che crei luoghi che accolgano e riducano le limitazioni alla partecipazione correlate alla disabilità, per garantire il diritto al gioco e allo sport, in una logica di inclusione, uguaglianza e pari opportunità, al fine di assicurare un armonico sviluppo psico-fisico e che venga fatta una mappatura delle barriere architettoniche presenti sul territorio comunale. Inoltre vorremmo che il comune stanziasse ogni anno a bilancio, i proventi necessari per l’eliminazione graduale delle barriere architettoniche presenti sul territorio comunale e per la creazione di parchi pubblici sempre più inclusivi e che vengano convocate sedute straordinarie, con la partecipazione di persone disabili e con associazioni impegnate in questo campo, per una migliore efficacia dei Piani, prima e durante la redazione degli stessi”.

“Abbiamo deciso di impegnarci – continuano Squarcini, Reali e Bertagni – su questo tema perché è uno dei più disattesi per quanto presente in tutti gli ordinamenti della repubblica italiana e dell’unione europea. Basti pensare all’articolo 3 della costituzione italiana che prevede di rimuovere gli ostacoli che creano differenze sociali o alla articolo, 16 garantisce il diritto alla mobilità di ogni cittadino. Inoltre a livello regionale – dicono i tre esponenti di opposizione – il principale riferimento ai PEBA è contenuto nella legge 47 del 9 settembre 1991 in cui viene oltretutto precisato che per il finanziamento dei programmi e dei relativi interventi i Comuni debbano destinare il 10 per cento dei proventi annuali derivanti dai permessi di costruire e delle segnalazioni di inizio attività, dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia e dalle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da inosservanza di norme relative al diritto di libero accesso in spazi pubblici riservati ai portatori di handicap motori e sensoriali”.

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