Daspo urbano a Fucecchio, “Spinelli ce lo bocciò e ora lo fa suo”

Testai e Ramello: “Il 30 settembre derise la nostra mozione sulla sicurezza nelle Cerbaie”
“La sua indisponibilità ad accogliere le nostre proposte costruttive, che vengono fatte proprie in seguito, ha fatto perdere ai fucecchiesi soltanto mesi preziosi per arrivare a proposte concrete”. Lo dicono i consiglieri di Forza Italia Simone Testai e Sabrina Ramello riferendosi al sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli.
“Il trasformismo dell’amministrazione fucecchiese – per i due consiglieri – e del suo sindaco Spinelli è sorprendente: dopo aver bocciato il 30 settembre la nostra mozione sulla sicurezza nelle Cerbaie che prevedeva tra l’altro la modifica dei regolamenti comunali per l’istituzione del daspo urbano, adesso lo propone in pompa magna anche negli incontri pubblici. E’ veramente imbarazzante come solo dopo due mesi aver irriso l’opposizione che propone azioni fattibili, dubitando sulle capacità della stessa di prendere decisioni in merito, dicendo del gruppo Fi che ‘si fa riferimento al decreto Minniti e il seguente decreto Sicurezza, per poi dopo andare nel dispositivo a mettere tutta quella serie di azioni da fare come se fosse un colonnello, oppure un esperto di sicurezza’ oppure ‘Io non so se in questo consesso politico ci sono dei Chuck Norris della situazione, che sanno magari un po’ cosa si deve fare’. Solo dopo aver deriso chi ha fatto proposte, ha dato mandato agli uffici di modificare i regolamenti che consentono di attuare tutto quello che noi avevamo già proposto”.
Per il gruppo consiliare, quindi, “E’ evidente che in materia di sicurezza, pur avendo seguito un corso in materia, Spinelli non ha tratto grandi benefici, forse non si è accorto che davanti a se non ha una opposizione ‘sguaiata’, ma professionisti che quando propongono azioni hanno studiato la materia e l’hanno sviscerata per dare concretezza a ciò che la legge prevede. Spinelli si faccia un bagno di umiltà e impari, lui e la sua maggioranza a non essere pretestuosi e faziosi, ma collaborativi nell’interesse dei cittadini”.