Caroti: “Cimitero da tempo abbandonato a se stesso” fotogallery

L'esponente repubblicano: "Il cantiere procede a tempi di lumaca"

“Il cimitero del capoluogo è da tempo lasciato a se stesso, mentre si prosegue nella realizzazione di un allargamento dagli alti costi, da tempi incerti e fatto con criteri a dir poco curiosi e poco rispettosi di portatori di handicap”. Non le manda a dire l’esponente repubblicano Enzo Caroti alla giunta, circa il cantiere che da diversi mesi interessa il campo santo del capoluogo, oggetto di un imponente lavoro di allargamento dopo la carenza di forni di questi anni.

“Spese che si sarebbero potuto investire in un nuovo spazio giù, a valle, dove un nuovo cimitero sarebbe costato molto meno di un allargamento qui, in pendio, dove il terreno va sbancato e rafforzato. Non ci troveremmo oggi a gestire un cantiere fermo da mesi che procede a passo di lumaca e legato ad una liquidità intermittente, procedente con su su con le vendite dei forni – dice l’ex assessore. – In più, con la chiusura sul retro del giardino per la costruzione dei ‘tombei’ di cemento, peraltro tutti invenduti e di nessun interesse per nessuno, un disabile che prima dal retro accedeva senza problemi dalla porticina all’angolo del campo in cui è sito l’ascensore, adesso si trova a dover superare uno sterrato, il cancello, il giardino, con molta più difficoltà”.

I problemi però non finiscono qui per Caroti, che concentra le sue critiche anche sulla scarsa manutenzione. “Oltre agli allagamenti degli ultimi mesi – dice – da qualche tempo c’è un’intera area della parte vecchia transennata per il crollo di alcuni calcinacci. Il comune si è limitato a mettere un po’ di nastro e chiudere l’accesso al ballatoio, dividendo di fatto in due tronconi non comunicanti il primo piano. Molte cappelle, poi, sono piene di infiltrazioni. Quanto dovremo sopportare questo stato di abbandono?”.

 

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