Montanelli Petrarca, per le opposizioni “indebitarsi per l’ampliamento ora è rischioso”. La maggioranza: “Destra contraria agli investimenti”

La discussione in consiglio comunale sul progetto che interessa la scuola di Fucecchio

Ampliare la scuola sì, ma non ora e non indebitandosi. È questa la posizione delle opposizioni fucecchiesi tenuta durante il consiglio comunale a distanza di ieri lunedì 6 aprile rispetto al progetto di ampliamento della scuola Montanelli Petrarca. Un ampliamento che originariamente doveva essere realizzato anche con un finanziamento derivante da un’eventuale vittoria di un bando regionale, che però non sarà indetto nel breve termine. Questo slittamento ha indotto il consiglio fucecchiese a ricorrere all’approvazione di una richiesta di accensione di un mutuo da 370mila euro alla Cassa depositi e prestiti.

Una scelta non gradita, anzi profondamente contestata dalle opposizioni di Lega e Forza Italia, che reputano l’indebitamento un azzardo troppo rischioso in un momento di incertezza economica per il futuro e rilanciano proponendo di investire, invece, sulle esigenze del tempo presente, come il potenziamento della didattica a distanza. Il progetto in questione riguarda l’ampliamento con 4 nuove aule da 50 metri quadrati ciascuna alla scuola media Montanelli Petrarca. Una scuola, nelle parole dell’assessore Fabio Gargani, “che risale ai primi anni ’70 e commisurata alla popolazione dell’epoca”. L’investimento riguarda una migliore riorganizzazione degli spazi in relazione all’evoluzione delle esigenze della popolazione scolastica. “L’indebitamento – ha detto Gargani – è a tasso fisso e rata costante con ammortamento che inizia nel 2021”.

“Perché – queste le domande dei consiglieri Sabrina Ramello di Forza Italia e Gianmarco Porciani della Lega Fucecchio – la regione Toscana non dispone più il finanziamento? Come si fa a mettere in previsione l’erogazione di quello che è un potenziale bando? Si mettono a bilancio delle cifre che sulla carta neanche esistono”. Inoltre, l’attenzione dei gruppi di minoranza si è rivolta alle previsioni dell’incremento della popolazione scolastica nei prossimi anni.

Ma la preoccupazione maggiore riguarda l’incertezza futura: “E se la Cassa depositi e prestiti non concede il mutuo?” chiede Cordone. “Sembrano interventi scritti tre mesi fa”, hanno detto i consiglieri Pilastri e Ramello, supportati da Testai che ha aggiunto: “Dobbiamo prendere in considerazione – ha detto – l’idea per cui il post emergenza potrebbe essere molto diverso dalle condizioni precedenti. Non possiamo non avere il dubbio o il timore che le cose post coronavirus possano essere diverse. Non possiamo avere una certezza che le cose vadano tutte bene. Dobbiamo immaginare la situazione peggiore da amministratori, non quella migliore. Noi proponiamo di rimandare a quando ci saranno le condizioni per investire in sicurezza. Io non dico non facciamolo. Dico non facciamolo adesso”.

Le rassicurazioni sul bilancio arrivano dall’assessore Gargani: “Il mutuo sostanzialmente non determina un cambiamento nell’impegno di spesa. Noi siamo a poco più dell’1 per cento di indebitamento su un massimo del dieci per cento”. Così come i motivi che stanno alla base dell’allargamento degli spazi sono spiegati dalla vicesindaca Emma Donnini: “Oltre all’incremento della popolazione – ha detto – quando abbiamo messo in piedi la progettazione era per un motivo educativo e didattico. La priorità era dedicare delle aree dell’edificio ai laboratori: un edificio con questo ampliamento risponderà per molti anni, fino al 2031, ai bisogni della cittadinanza di Fucecchio.
Il sindaco Alessio Spinelli, invece, rigetta le accuse di una gestione scriteriata del bilancio contestando l’operato della Lega come partito nazionale, per poi scendere nei dettagli della questione locale: “Sono tanti soldi – ha detto – ma mai quanto i 49 milioni presi da un partito, che se li mettessero in campo ora servirebbero a comperare Dpi e tablet. Suggerirei di andare a richiederli quei 49 milioni e non fare la pulce su 20mila euro all’anno su un mutuo. La prima rata del 2021 è di 21mila euro. Se dovesse succedere una catastrofe noi ci fermeremo, ma almeno avremo provato a fare qualcosa per anticipare i tempi”. E poi spiega su quali basi avviene la previsione: “Nella redazione dei bilanci di previsione si inserisce prima l’opera nel bilancio e poi, durante l’anno, se ci sono bandi per poter realizzare l’opera, allora si può attingere. Se l’opera non viene inserita nel piano triennale delle opere pubbliche e quindi anche nel bilancio, poi se esce il bando poi non si può partecipare. Abbiamo inserito il progetto nel bilancio, abbiamo fatto il progetto e quando arriva il bando noi siamo in pole position e partecipiamo: siamo pronti per poter accedere al bando ed eventualmente ai finanziamenti. Questo modo di lavorare è per cercare di non rincorrere i bandi all’ultimo, ma avere i progetti già pronti sul tavolo. Con questa approvazione in consiglio comunale noi non andiamo a contrarre automaticamente un debito: lo facciamo soltanto per portarsi avanti con le procedure. Deliberiamo questa nuova fonte di finanziamento per velocizzare le cose, se poi la Regione ci darà i fondi attraverso un bando tanto meglio, risparmieremo anche quei soldi”.

“La destra fucecchiese sempre più conservatrice e contraria agli investimenti per le nuove generazioni. Addio giovinezza insomma”. Con queste parole i gruppi consiliari del Partito democratico e di Orgoglio fucecchiese commentano il voto contrario sull’ampliamento della scuola media Montanelli Petrarca espresso da Lega e Forza Italia.

“La Lega – spiegano i gruppi di maggioranza – si è dichiarata contraria all’ampliamento, Forza Italia invece ritiene rischioso fare un mutuo in un momento di crisi, anche se poi hanno ammesso che 20mila euro all’anno di costo sono una cifra piccolissima per il bilancio del Comune. Ognuno ha la sua visione, quello che hanno in comune è l’avversione agli investimenti sul futuro. Volevano che il Comune si attivasse per la didattica a distanza, non sapendo neppure quali sforzi sono stati fatti in questa direzione. La loro critica nei confronti del sistema scolastico, fatta un tanto al chilo pur di attaccare la maggioranza, è una mancanza di rispetto per tutti i dirigenti e gli insegnanti che in questi giorni stanno facendo i salti mortali per garantire l’istruzione ai nostri ragazzi”.

“La destra – spiega il capogruppo Pd Alberto Cafaro – ha sempre avuto il vizio di tagliare gli investimenti necessari ai nostri cittadini più giovani, con l’intenzione di far pagare il prezzo delle crisi presenti alle generazioni future. Bisogna smetterla di tagliare sul futuro. Il consiglio avrebbe dovuto unirsi per dare ai nostri concittadini e soprattutto a quelli più giovani un messaggio forte: le istituzioni investono sul futuro, le istituzioni investono su di voi”.

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