Lambertucci: “Cossan dovrebbe indignarsi per i comportamenti illegali di qualcuno”

"Le leggi di questo Paese non hanno colore, ma vanno rispettate. Non capisco tanto odio"

“Le Leggi di questo Paese non hanno colore e chiederne il rispetto non rappresenta mai un atto di violenza o di avversione contro qualcuno o contro qualcosa ma un atto di amore verso la nostra comunità che ogni associazione sul territorio dovrebbe avere l’onere di contribuire a realizzare in un’ottica di vera e corretta integrazione. Non si scomodi, quindi, la diffamazione in guisa di ventilata minaccia contro il sottoscritto perché questa costituisce un grave insulto alla mia intelligenza e alla mia onestà“. Lo dice il consigliere comunale Per un’altra Santa Croce Alessandro Lambertucci, rispondendo all’associazione Cossan Vettori di Santa Croce sull’Arno (qui).

“Una levata di scudi scomposta, rissosa e dai toni violenti”, per Lambertucci, dispiaciuto poiché il presidente dimostra “di non aver capito di che cosa si stesse parlando nella lettera (questa) ma anche cercando di sviare il tema al solo fine di giustificare l’ingiustificabile, screditando, inoltre, il sottoscritto e i cittadini che rappresento, che sono quasi il 50% della popolazione santacrocese. E’ un vecchio cliché quello utilizzato da Cossan: si nega l’evidenza, la realtà e per non condannare comportamenti contro legge si creano nemici inesistenti.

Cossan, per ragioni francamente incomprensibili, cerca di sminuire il fenomeno legato all’abbandono incondizionato dei rifiuti, fatto inconfutabile e sotto gli occhi di tutti, spostando l’attenzione su un presunto odio etnico, mai dimostrato né dimostrabile, facendo passare per eroici, gesti assolutamente normali e propri di una comunità civile.  Un odio costruito artificialmente, che nella realtà non esiste, ma che si invoca e si agita ogni qualvolta qualcuno punta il dito sull’esistenza di aspetti di illegalità nelle nostre città, per poter, in qualche modo, sviare l’attenzione dei cittadini da situazioni scomode o scabrose.

Dire che la lettera del sottoscritto sarebbe piena di odio, vuol dire autocoprirsi di ridicolo. I cittadini di Santa Croce sono capaci di leggere e di capire da soli il vero tenore e il contenuto senza bisogno di ricevere letture fuorvianti e piene di rancore di questa o quell’altra associazione”.

Rancore che il capogruppo di opposizione sottolinea essere invece evidenti in alcuni commenti di supporto alla tesi di Cossan e parla di un commento “minatorio di Abdoul Ahad Penn, presidente dell’associazione Teranga, dove questo auspica con minacce ventilate che io vada a fare compagnia ai pesci nelle profondità marine e vi rimanga per sempre, con il commento di compiacimento del presidente dell’Unione delle Associazioni senegalesi d’Italia Adama Gueye espresso attraverso due emoticon che ridono”.

A rafforzare la tesi di un messaggio travisato, Lambertucci ricorda come “la mia storia di uomo di legge, ancor prima che di uomo delle istituzioni, è nota a tutti e non vi è traccia di intolleranza verso chicchesia a condizione che si rispetti le regole del vivere civile. Ciò che non sopporto è che le leggi possano venir violate impunemente e che vi sia una disparità tra cittadini che le rispettano, siano essi italiani o stranieri, da quelli che non le rispettano, siano ancora italiani o stranieri.

Cossan dovrebbe essere grato per la segnalazione e la pubblica denuncia e dovrebbe indignarsi poiché i comportamenti illegali di qualcuno rischiano di ricadere su tutta la comunità di extracomunitari composta in prevalenza da persone integrate e che rispettano le leggi vigenti. Anziché giustificare, sminuire e lanciarsi nella ricerca di nemici che non esistono dovrebbe attivarsi per far si che simili atti non si ripetano”.

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