Scuole e Tosco romagnola, le proposte di CambiaMenti per il bilancio 2021

"Quest'anno presentiamo un documento articolato in 12 capitoli che sottopone alla discussione questioni prioritarie"

Un documento con le proposte, già nelle mani del sindaco di San Miniato Simone Giglioli e della sua giunta, è stato redatto dal gruppo consiliare e dal comitato cittadino CambiaMenti. Le proposte riguardano il Documento unico di programmazione (Dup) e il bilancio di previsione 2021.

Tra i temi che vengono proposti emergono in particolare: l’attenzione all’asse della Tosco Romagnola, per cui viene proposta una strategia di lungo periodo (la realizzazione di una circonvallazione a Nord e lo spostamento di volumi di traffico di attraversamento) e interventi immediati di messa in sicurezza, l’avvio di un percorso pluriennale di realizzazione degli accessi a San Miniato da Nord e da Sud, di un sistema di parcheggi esterni, di un collegamento viario, pedonale e ciclabile tra San Miniato e San Miniato Basso e la realizzazione di una passerella ciclabile e pedonale che colleghi Molino d’Egola e Ponte a Egola. Inoltre, la messa in sicurezza della scuola di base dai 3 ai 14 anni a Ponte a Egola, la programmazione di un polo dell’infanzia e della primaria nella Valdegola e la realizzazione della nuova sede scolastica di Ponte a Elsa. Oltre al rafforzamento delle strutture della sanità territoriale.

“Il 19 dicembre 2019 – ha ricordato Manola Guazzini, consigliera di CambiaMenti – in sede di discussione del Dup, il gruppo consiliare CambiaMenti aveva presentato in consiglio comunale 17 significativi emendamenti: dopo una sospensione di appena cinque minuti la maggioranza scelse di respingerli in blocco senza discuterli, adducendo di non aver avuto abbastanza tempo per valutarli.

Per tale motivo, quest’anno presentiamo un documento articolato in 12 capitoli che sottopone alla discussione della giunta e di tutte le forze politiche le questioni che secondo noi si dovrebbero porre prioritariamente in vista della discussione del bilancio di previsione.

Nonostante il tema del bilancio partecipato fosse al centro dei programmi elettorali di tutte le forze politiche, nonostante il sindaco Giglioli avesse assunto precisi impegni in proposito, nonostante il Consiglio, sulla base di una nostra proposta, avesse approvato unanimemente, nel novembre 2019, una mozione che chiedeva di adottare modalità innovative per la discussione del bilancio di previsione, l’anno scorso non c’è stata nessuna partecipazione al bilancio comunale. Addirittura, diversamente da quanto fatto negli anni precedenti, sebbene solo ritualmente, non sono state sentite nemmeno le assemblee delle consulte territoriali: in definitiva, malgrado le promesse e gli impegni assunti, non c’è stato nessun significativo coinvolgimento dei cittadini e degli organi del Consiglio.

Sarebbe gravissimo – ha continuato Guazzini – se anche quest’anno, a scapito della partecipazione, la maggioranza puntasse sull’approvazione del bilancio di previsione entro il 31 dicembre, tanto più che questo primato ne ha comportato sempre anche un altro: quello nel numero e nell’entità delle ‘variazioni di bilancio’, che rappresentano una seria ipoteca sulla programmazione dell’Ente”.

“L’emergenza sanitaria – ha afferamto il presidente del Comitato Federico Faraoni – non sarà purtroppo solo una parentesi dopo la quale tutto potrà tornare come prima: essa richiede una riprogettazione complessiva delle politiche di sviluppo, delle politiche di gestione e programmazione del territorio, delle politiche di localizzazione e gestione dei servizi sanitari e scolastici. Su questo deve esserci, nei tempi necessari, un coinvolgimento non formale dei cittadini e delle consulte ma sostanziale, e spetta al Comune individuare le forme in cui realizzare questo obiettivo, nel rispetto delle cautele dovute all’esigenza di prevenire e contenere il contagio. Deve essere garantito il coinvolgimento di tutte le associazioni e le forze sociali del Comune, in poche parole ci vogliono idee chiare e condivise, in maniera da sostenerle e metterle in atto in tempi più brevi di come si è fatto finora.”

Ecco allora che vengono definiti alcuni ambiti di azione in cui, secondo CambiaMenti, c’è bisogno di intervenire. “Prima di tutto – ha ribadito Manola Guazzini, che ha fissato alcuni punti – ci deve essere, nelle sedi istituzionali, un confronto non formale, che investa anche alcuni nodi strategici: ad esempio 1) le politiche del personale e l’esigenza di un serio piano pluriennale di adeguamento della pianta organica a partire da un raffronto dei costi dei servizi gestiti internamente e di quelli esternalizzati che tenga conto del rapporto tra qualità e prezzo 2) le politiche di gestione finanziaria: un utilizzo oculato dei mutui per poter realizzare una politica organica di opere pubbliche, non potrebbe essere in definitiva, più economica di una politica di continui interventi spot e successivi rattoppi? 3) l’esigenza di una programmazione vera, a cui riportare anche gli interventi immediati e urgenti 4) l’esigenza di un ruolo più attivo del Comune sia nei rapporti interistituzionali (è un anno che proponiamo, inascoltati, una riflessione da svolgere in consiglio comunale per discutere le scelte dell’Asl e della Società della Salute), sia più in generale per sbloccare situazioni di ritardo intollerabile su opere decisive per garantire la sicurezza idrogeologica del territorio, dalla falla nell’argine dell’Arno a San Donato alla questione degli argini dell’Egola a La Serra 5) l’esigenza di intervenire, anche in ambiti come il commercio e il turismo, in cui è giustamente centrale il ruolo delle imprese private, attraverso la definizione di quadri di riferimento generali, all’interno dei quali confrontarsi con le categorie.

Questo vuol dire che dovrà esserci, da subito, una programmazione dell’attività delle commissioni consiliari, che già nel mese di novembre l’amministrazione dovrà presentare i quadri di riferimento del bilancio e definire gli spazi per interventi propositivi e emendativi da parte dei gruppi consiliari, e ogni assessorato dovrà produrre un report delle proprie attività e un quadro delle proprie esigenze, per poter arrivare ad approvare il bilancio, nei primi mesi del 2021, avendo almeno avviato un percorso di tipo nuovo.”

“L’emergenza sanitaria – ha aggiunto Federico Faraoni – non deve portare all’immobilismo dell’attività pubblica, serve una necessaria e veloce, riprogrammazione la nostra iniziativa di rendere pubbliche quelle che per noi sono le ‘proposte per il Dup 2021’, ha il senso di sollecitare questo percorso e di obbligare la maggioranza a confrontarsi. Il tempo scorre veloce e le nostre città hanno l’obbligo di ripensarsi per dare risposte efficaci alle nuove esigenze di lavoro, sviluppo e socialità.”

“Sono tutti temi – ha detto in conclusione Manola Guazzini- su cui siamo costantemente intervenuti con interpellanze, mozioni, prese di posizione in sedi istituzionali, sugli organi di informazione e sui social, a conferma di un ruolo di minoranza che non intendiamo accettare e allo stesso tempo non intendiamo permettere, nei limiti del possibile, che il consiglio comunale venga ridotto a organo di ratifica delle decisioni della giunta e che sia di fatto espropriato della possibilità di discutere delle grandi questioni di indirizzi. La nostra è tutto il contrario di un’opposizione pregiudiziale: è anzi estremamente puntuale e propositiva”.

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