San Miniato, le minoranze: “Italia viva da che parte sta? Squicciarini lasci gli incarichi”

“Una forza politica che non si è nemmeno presentata alle elezioni siede in rappresentanza delle opposizioni”

“Invitiamo il consigliere Matteo Squicciarini a non prolungare ulteriormente l’indugio e a lasciare quelle cariche per cui era stato eletto nella Lista Civica CambiaMenti”. Questo l’invito presentato da tutte le minoranze in consiglio comunale a Matteo Squicciarini, oggi capogruppo di Italia viva ma eletto nel 2019 nelle fila di CambiaMenti. Per l’occasione, la minoranza chiede a Italia Viva, una volta per tutte, di trovare un posizionamento nello scacchiere politico: “non possiamo evitare di domandarci, due mesi dopo, di quanto tempo abbia ancora bisogno Italia Viva per decidere se stare in maggioranza o all’opposizione nel consiglio comunale di San Miniato”.

“Agli inizi di settembre – hanno spiegato i consiglieri di CambiaMenti, Lega e Forza Italia – un consigliere eletto nella lista del Comitato Cittadino CambiaMenti ha scelto di lasciare il gruppo in cui era stato eletto e di formare un gruppo consiliare di Italia Viva. Non vogliamo esprimere nessun giudizio politico su questa scelta, che rientra in un diritto sancito costituzionalmente quello che ogni eletto ha di esercitare il proprio mandato senza alcun vincolo di mandato. Dopo due mesi, di quanto tempo ha bisogno per decidere se stare nella maggioranza o all’opposizione?

E la domanda non è per niente oziosa, ma investe il tema delle garanzie istituzionali attraverso le quali le opposizioni esercitano il loro essenziale ruolo di verifica e di controllo. Tre sono le cariche attraverso cui questo ruolo viene garantito istituzionalmente: la vicepresidenza del consiglio comunale, la presidenza della commissione di garanzia e controllo e un posto di membro della commissione elettorale. Le diverse forze di opposizione che siedono in consiglio comunale, hanno concordato all’inizio del mandato amministrativo una soluzione per la copertura di questi posti, e in virtù di quell’accordo il consigliere, che attualmente è capogruppo di Italia Viva, è stato eletto in commissione elettorale come rappresentante delle minoranze in quanto era all’epoca membro del gruppo Cambiamenti”.

“Quindi – continuano i capigruppo Manola Guazzini, Roberto Ferraro e Michele Altini -, essendo chiaro che quel posto spetta alle opposizioni, se Italia Viva decide di collocarsi in maggioranza, il consigliere comunale in questione deve dimettersi dalla commissione elettorale. E se decidesse di svolgere un ruolo di opposizione, a quel punto le opposizioni dovranno discutere la loro attribuzione in base a una giusta ripartizione degli equilibri. Ci sembra lecito domandarsi se l’unico consigliere di Italia Viva, forza politica che si trova in Consiglio senza essersi presentata né aver conseguito voti nelle elezioni comunali del 2019, e che già dispone per gentile concessione dell’amministrazione comunale di un membro del consiglio d’amministrazione di Cuoiodepur, oltre a far parte della commissione di garanzia e controllo e a essere vicepresidente della commissione consiliare attività produttive e turismo debba anche restare membro della commissione elettorale, in rappresentanza delle opposizioni.

Ci sembra dovrebbe essere evidente a tutti che la questione è puramente di corretto rapporto tra maggioranza e opposizioni, e non esiste neanche lontanamente la materia per parlare di problemi di spartizione di potere”.

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