Santa Croce al buio, Lambertucci e Fanella: “Serve più coraggio, basta lavorare in emergenza”

"L’amministrazione dovrebbe decidersi a intervenire in maniera significativa, con un investimento importante che non può più essere rimandato"

“E’ ora che questa amministrazione mostri di avere coraggio decisionale e che sia in grado di assumersi tutte le responsabilità di una scelta che per troppo tempo ha inutilmente rimandato”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Per un’altra Santa Croce Alessandro Lambertucci e Valentina Fanella “a seguito delle numerose segnalazioni pervenuteci dai cittadini per i problemi legati al malfunzionamento dell’illuminazione pubblica, segnalazioni che sono state fatte anche agli uffici preposti ma che ad oggi non hanno ancora avuto risposta”.

Per questo i due consiglieri di opposizione hanno deciso di interpellare il sindaco e la giunta “perché chiariscano i motivi per i quali non si sia ancora proceduto a intervenire in maniera risolutiva preferendo, invece, operare in perenne stato d’emergenza con interventi tampone che risolvono ben poco. Diverse sono le tipologie dei problemi che lasciano quotidianamente al buio molte zone del comune: nel centro storico il disservizio è dovuto alla vetustà degli impianti che necessiterebbero di un completo ammodernamento più che di interventi sporadici ed estemporanei e nelle altre zone, invece, il fenomeno parrebbe legato principalmente alla mancata manutenzione degli impianti (ad esempio, molti problemi sono dovuti all’allentamento dei morsetti interni e ai pozzetti che non vengono puliti e all’interno dei quali si accumula sporcizia che poi ne impedisce il corretto funzionamento).

Fino ad oggi l’amministrazione ha posto rimedio intervenendo di volta in volta attraverso ditte esterne, con un aggravio di costi non solo in termini monetari ma anche di impegno degli uffici comunali, che sono costretti a procedere con continue determine di affidamento che sottraggono tempo ed energie ad altre attività, rallentando il funzionamento della macchina comunale. Tempo fa avevamo all’interno del nostro comune diverse professionalità in grado di intervenire nei vari settori di manutenzione (elettricista, muratore, idraulico ecc.) e, pertanto, ci chiediamo se questa non potrebbe essere una soluzione per garantire una continua supervisione e un pronto intervento laddove ve ne sia la necessità.

Qualora, invece, si optasse per l’affidamento del servizio manutenzione all’esterno, allora sarebbe opportuno assegnare i lavori di manutenzione ad una ditta per un arco di tempo determinato, consentendole così di avere costantemente sotto controllo il territorio e, di conseguenza, intervenire prontamente laddove ve ne sia bisogno. Il sistema che questa amministrazione ha adottato fino ad oggi, che non prevede una manutenzione costante dei beni pubblici ma singoli interventi solo in caso di emergenza, comporta costi assai più elevati poiché, come il buon senso suggerisce, se una cosa non viene adeguatamente manutenuta si deteriora spesso irrimediabilmente e, molte volte, ripararla costa molto di più e non risolve il problema.

Per la pubblica illuminazione, in realtà, la soluzione sarebbe già a disposizione dell’amministrazione fin dal 2016 e si chiama progetto di efficientamento energetico della rete di illuminazione pubblica che, oltre ad un ammodernamento della rete che consentirebbe, ad esempio, di rilevare in automatico i malfunzionamenti, comporterebbe anche un minor impatto ambientale e un risparmio di costi con il passaggio alle lampade a led e la possibilità di regolare il flusso elettrico in certe ore della notte.

A quasi cinque anni di distanza, la nostra amministrazione non ha ancora deciso se avvalersi del progetto presentato dal Consorzio Energia Toscana, (che avrebbe consentito di avere un impianto completamente rinnovato e il cui costo sarebbe stato ammortizzato in dieci anni) oppure procedere con un progetto ex novo ed affidarne l’esecuzione ad una società diversa. Di sicuro, con l’andare del tempo la situazione non potrà che peggiorare, viste le condizioni in cui versano gli impianti di illuminazione in molte zone del paese. L’amministrazione dovrebbe decidersi a intervenire in maniera significativa, con un investimento importante che non può più essere rimandato, a patto di non voler lasciare, a fine consiliatura, un paese in condizioni peggiori di quelle in cui si trova adesso”.

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