Inchiesta Dda, la Lega di San Miniato in Consiglio: “Inaccettabili i silenzi che qualcuno vorrebbe imporre”

Per il partito si sarebbe in presenza di un "consolidato sistema di potere che potrebbe causa ed effetto dell'assenza di una alternanza politica"

Approda in Consiglio a San Miniato il dibattito sull’inchiesta della Dda. Sul tema sono arrivati i giudizi critici del gruppo consiliare della Lega.

“Abbiamo sostenuto – dicono dal gruppo – che il filone giudiziario deve fare il suo corso e solo alla sua conclusione potranno essere fatte le valutazioni opportune. Sull’aspetto politico sono invece necessarie attente riflessioni e i silenzi che qualcuno vorrebbe imporre sono inaccettabili. Dalle intercettazioni emergono relazioni eccessivamente “armoniose” tra istituzioni e soggetti privati che sembrano sfociare in una impropria subalternità dei vertici istituzionali i quali, se hanno il dovere di confrontarsi positivamente con tutte le componenti di una comunità, hanno pure il dovere di perseguire precisi interessi collettivi che non sempre sono coincidenti con quelli dei privati”.

Che in queste relazioni siano stati superati i limiti di guardia – prosegue la Lega – lo dimostra l’acceso e duro scontro tra l’ex governatore Rossi e il neo governatore Giani che nello scambio di reciproche accuse e responsabilità non hanno negato la esistenza di situazioni ambigue e inopportune. Le notizie in merito a quanto detto e fatto dagli esponenti del Pd sia in Regione sia sul territorio fanno presumere l’esistenza di un consolidato sistema di potere che potrebbe essere causa ed effetto della assenza di una alternanza politica.  Secondo il gruppo consiliare della Lega l’aspetto “mafia” di cui tanto si è parlato in questa circostanza è stato eccessivamente enfatizzato. Al momento non sembrano essere emersi atteggiamenti intimidatori e la maggior parte dei pur gravi reati contestati hanno contenuto diverso dall’associazione di stampo mafioso. Marchiare il distretto come area caratterizzata dalla mafia non corrisponde a verità ma crea un pericoloso danno d’immagine a tutto il nostro territorio distogliendo, tra l’altro, il dibattito pubblico da una seria analisi delle responsabilità politiche della sinistra di governo”.

 

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