Talebani a Kabul, Deidda: “Sì all’accoglienza dei profughi afghani”

La sindaca di Santa Croce sull'Arno accoglie l'appello dell'Anci: "Non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato di organizzarsi per accogliere persone in fuga dalla guerra o dalla miseria

Dalla sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda sì all’accoglienza dei profughi in fuga dall’Afghanistan. La prima cittadina accoglie l’appello dell’Anci lanciato in queste ore.

“La situazione in Afghanistan è preoccupante – dice Deidda –  Le truppe statunitensi si sono ritirate, ed è evidente anche a chi non segue da sempre le vicende afghane che il caos è l’elemento più nitido nel presente di questo paese. C’è tanta paura, la popolazione ha paura. Gli artisti nascondono le loro opere, i bar dove si incontrano di solito le ragazze e i ragazzi chiudono, le donne temono che la loro libertà sia schiacciata dall’integralismo e dalla violenza di chi le vuole spose bambine, presenze invisibili, sottomesse al fanatismo talebano”.

“Vediamo le immagini di persone che tentano di lasciare il paese aggrappate ad un aereo – commenta – Ascoltiamo le voci delle ragazze che piangono. Da gennaio ad oggi ci sono stati circa 400mila sfollati. Soltanto negli ultimi giorni se ne contano 200mila. Questi numeri parlano chiaro e ci dicono che c’è un ragionamento storico che possiamo fare e che allo stesso tempo c’è un’azione necessaria che possiamo sostenere. Per questo accolgo con piacere e sollievo le dichiarazioni del sindaco Biffoni, che a nome dell’Associazione nazionale Comuni d’Italia si dichiara pronto a mettere a disposizione spazi e risorse per accogliere coloro che si trovano in uno stato di pericolo e di emergenza e hanno bisogno di sostegno immediato. Biffoni ha dichiarato: “Siamo pronti ad ampliare la rete Sai già presente nei nostri territori per poter accogliere e inserire le famiglie che rientrano nel programma di protezione definito dal governo del personale civile afghano collaboratore del contingente militare nazionale, la cosiddetta Operazione Aquila“. Santa Croce sull’Arno non si è mai tirata indietro quando si è trattato di organizzarsi per accogliere persone in fuga dalla guerra o dalla miseria. Anche adesso è pronta, come sempre, a fare la sua parte”.

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