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I socialisti bacchettano il Pd santacrocese: “Classica supponenza da egemonia culturale”

19 agosto 2021 | 12:48
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I socialisti bacchettano il Pd santacrocese: “Classica supponenza da egemonia culturale”

“Furono presi degli accordi prima delle elezioni, ma dopo il voto nessuna risposta: vecchie logiche di un partito chiuso, autoreferenziale, autosufficiente”

Un programma elettorale, accordi per il sostegno dei candidati e poi più niente. È un attacco senza sconti quello che l’Unione comunale socialista Santa Croce Staffoli muove nei confronti del Partito democratico dello stesso comune.

Nelle ultime elezioni comunali del 2019 – dicono i socialisti – è stato chiaro, per il successo della coalizione di ‘Giulia Deidda Sindaco’, l’impulso ed i voti determinanti portati dalla nostra componente laica. Fu preso, congiuntamente tra i due partiti, un quadro di accordi preelettorali che prevedeva presidenze e presenze nelle varie commissioni comunali e presenza nelle partecipate consortili, con una partecipazione significativa alla gestione esecutiva dell’amministrazione comunale, ed eravamo disponibili ad assumere importanti ruoli e responsabilità nei confronti dei cittadini elettori, non in un rapporto di forze ma di condivisione”.

“Indubbiamente – continuano -, nella realizzazione del programma ha giocato negativamente il periodo pandemico, ma contatti e confronti sui temi di gestione avrebbero potuto essere anche molto frequenti e sicuramente positivi. Ma richieste e risposte dal Partito democratico non sono venute né chiare né convinte. La classica supponenza da egemonia culturale con i riflessi atavici di contrarietà ai socialisti. Per noi, solo, il dover accettare le vecchie logiche di un partito, chiuso, autoreferenziale, autosufficiente e poco consapevole della realtà politica che ci si può aspettare”.

Poi le rivendicazioni di quanto fatto negli anni: “Il Partito Socialista a Santa Croce, consapevole di rappresentare con efficacia e concretamente il pensiero riformista, ha contribuito positivamente, negli anni passati, all’esperienza amministrativa locale. Sempre impegnato e leale nel sorreggere le formazioni della sinistra (con la presenza nelle giunte Puccini, Signorini e Ciaponi), anche animando il dibattito culturale e sociale con iniziative riconosciute a livello regionale e nazionale, favorendo il dibattito sul Polo scolastico e sanitario. Ha sempre sottolineato l’importanza del dibattito urbanistico da far riemergere in una vera scelta urbanistica e di pianificazione territoriale oltre i confini comunali e che non sottovalutasse le reali esigenze dei cittadini e fosse essenzialmente conseguente ad uno studio delle relazioni sociali, spaziali, ed architettoniche. Un reale impegno al riuso del centro abitato per una vera rigenerazione urbana sostenibile, con un’attenzione prioritaria al recupero ed alla promozione di esercizi commerciali ed attività di vicinato e servizio alla residenza”.

“I nostri obiettivi politico-programmatici – spiegano – erano, tra l’altro, per la frazione di Staffoli, quello di recuperare i progetti sospesi per anni, verificandone l’attualità: cinema, con particolare obiettivo di renderlo luogo per attività sociali, verde e parchi, viabilità interna e possibili soluzioni alla precarietà, in particolare, della Via del Vino. Per la fusione dei comuni, quello di promuovere un percorso partecipativo diffuso e referendario e discutere la fattibilità di aree omogenee per specifiche funzioni. E ancora: la realizzazione di una efficace pista ciclabile urbana, un recupero socio-ambientale dell’asta del fiume Arno, come valore di riscoperta storica di una infrastruttura naturale, la realizzazione di un Parco della Memoria, con un’indiscussa importanza valoriale, un grande impegno per la qualità dell’abitare, partecipando anche ai bandi pubblici, conseguenti, per ridurre il disagio abitativo, favorire l’inclusione sociale, riqualificare il nostro centro”.