Scuola Marti, per la Lega: “Azioni slegate fra loro sono la quotidianità di questa amministrazione”

“Scelta malsana proseguire su un efficientamento energetico di un immobile che adesso, a distanza di poco tempo, risulta addirittura inagibile”
“Mettere le scuole e il nostro patrimonio scolastico al primo posto significa mettere al primo posto il futuro dei nostri figli e delle nostre comunità”. Ne sono certi la Lega a Montopoli Valdarno e la capogruppo in consiglio comunale Silvia Squarcini che aggiunge: “Per questo motivo avevamo apprezzato anche la fitta e ripetuta presenza di notizie e foto degli amministratori negli ultimi mesi relativamente ai risultati sulle scuole.
Sorprende adesso l’affiorare brutale di una evidente superficialità, non solo e non tanto nella gestione delle cose ma soprattutto nella loro programmazione politica. Una totale assenza di capacità programmatoria, un’agenda setting praticamente svuotata di paradigma, di contenuti, di priorità di intervento e delle connessioni logiche da cui discernono gli interventi. Azioni slegate fra loro ormai sono la quotidianità di questa amministrazione.
Ovvio che in assenza di una programmazione politica strategico operativa, nonostante le capacità economiche proprie, poi si rincorrano i contributi che arrivano dall’esterno per riuscire a realizzare opere. Sulla questione specifica balza agli occhi la sequenza temporale degli interventi e la scelta malsana di proseguire su un efficientamento energetico di un immobile che adesso, a distanza di poco tempo, risulta addirittura inagibile. Saranno pur state chieste valutazioni o perizie prima di procedere a mettere ‘in piedi’ l’intervento? Saranno pur state fatte in occasione del recente intervento sui solai? Possibile che nulla si intravedesse? Un intervento, quello dell’efficientamento, eseguito peraltro in un momento inopportuno dell’anno scolastico che ha richiesto alle famiglie il sacrificio di ‘accollarsi’ il disagio provocato. Sarà forse la perdita del contributo che ha determinato lo slittamento in avanti delle certificazioni necessarie?
Chi decide le priorità? Non ci stupisce che tutto ciò divenga casuale. Non ci stupisce perché se si guardano documenti come quello unico di programmazione, che dovrebbe rappresentare il vero strumento di indirizzo Politico che detta l’agenda e da cui derivano tutti gli altri strumenti tecnici dal bilancio alle azioni, troviamo un documento vecchio, brutalmente ribaltato dagli anni precedenti in maniera reiterata su cui nessuno evidentemente ha lavorato. E infatti se si guardano i programmi delle azioni, anche quelle future, nulla si intravede rispetto a una pianificazione organica delle valutazioni necessarie su tutti i plessi che già all’inizio del nostro mandato avevamo chiesto e sulle quali eravamo, già nel 2019, stati rassicurati che stavano procedendo velocemente. Non più tardi di ieri poi si viene a sapere che oltre alla scuola di Marti ce n’è un’altra dotata di certificato. Quali sono le priorità? Perché quella, perché è rimasto un caso isolato? Perché non inserito in un percorso che le prevedesse tutte? Sulla base di quali criteri vengono scelte se non le datazioni degli immobili? (cosa che non sembra). Non vorremmo trovare risposta nei numeri del consenso delle passate elezioni ma, come ha avuto modo di asserire il Sindaco anche nel penultimo consiglio, ‘a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca’.
Non ci si può sentire rispondere che o ‘si fa una cosa o se ne fa un’altra c’ome ha affermato l’assessore Varallo nell’ultimo consiglio comunale. No, non è accettabile anteporre un qualsiasi contributo alla garanzia di sicurezza, alla sicurezza dei nostri ragazzi poi. Sarebbe un fatto grave, se non ingannevole che, avendo consapevolezza che ‘qualcosa’ mancasse si siano voluti ostentare titoli del tipo ‘tre scuole più sicure e funzionali’. Ma a cosa serve? Alle prossime elezioni?
Questa in sintesi la nostra amarezza, fermo restando il nostro impegno ad approfondire la questione che porteremo in discussione nelle sedi opportune, siamo consapevoli che seguiranno le ricostruzioni più varie a tutela di un superamento indolore della faccenda ma il nostro obiettivo, per ora, è garantire una informazione corretta alle persone. Perché le persone hanno il diritto di sapere. Ci auspichiamo che si trovino soluzioni rapide ma soprattutto reali, convinti che l’assenza di una certificazione non ne garantisca di per sé la agibilità. Sarebbe sciocco andare alla ricerca di ambienti ancora più datati. Sarebbe una follia chiedere di nuovo ai genitori il sacrificio enorme di una Dad”.