“Un Ente di area vasta elettivo: il sindaco di Firenze non può governare la Città metropolitana”

Per Cordone manca la giusta attenzione alla periferia

“Il sindaco della città capoluogo di Regione non può fare il sindaco metropolitano: come fa a governare un comune complesso e di livello internazionale qual è Firenze e il territorio degli altri 41 comuni che compongono l’ente metropolitano?”. Se lo chiede Marco Cordone, consigliere nazionale Anci, consigliere comunale di Fucecchio con la Lega Salvini Premier ed ex consigliere provinciale di Firenze.

Secondo Cordone “Va cambiata la legge. Cerco di spiegarmi meglio, partendo dalla vicenda attualissima del ponte di Marcignana, snodo fondamentale per la viabilità dell’Empolese e del basso Valdarno che si protrae ormai da almeno due anni, con chiusure e riaperture di questa importante infrastruttura. Tale vicenda la dice lunga sulle effettive capacità di gestire i lavori di consolidamento del ponte da parte della Città Metropolitana di Firenze, la quale in questa vicenda dimostra tutti i suoi limiti (e speriamo che il ponte come è stato annunciato, riapra alla viabilità il 21 ottobre prossimo Ponte di Marcignana, stop al traffico dal 5 al 20 ottobre).

Prendendo spunto da questi fatti, mi viene spontaneo per i ruoli che ho, fare alcune riflessioni costruttive sull’Ente di area vasta. La Città Metropolitana di Firenze, Ente di livello di secondo grado che 7 anni fa ha sostituito (secondo me arrancando), la provincia (Ente locale con elezione diretta a suffragio universale dei suoi rappresentanti), consta di 42 Comuni per un totale di poco meno 1.010.000 abitanti, comprensiva degli 11 Comuni dell’Empolese Valdelsa, forti dei loro 175mila cittadini circa, ed è retta da un sindaco metropolitano col relativo consiglio composto da 18 consiglieri eletti con voto ponderato.

L’articolo 1 della legge 56 del 2014 ‘ disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni’ recita al comma 19 che il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo, ovvero nel nostro caso è il primo cittadino di Firenze. Qualcuno mi spieghi come fa il Sindaco di una città internazionale e complessa come Firenze, con i suoi 370.000 abitanti circa, a governare anche l’intero territorio di quella che io voglio chiamare ancora provincia, quindi altri 640.000 abitanti, compresi in 41 Comuni. Risulta evidente che i problemi dei territori cosiddetti periferici (e lo dico con tutto il rispetto possibile), non sono trattati con la necessaria importanza e attenzione che meriterebbero.

Secondo me, ma non sono il solo a pensarla così, dobbiamo ripensare ad un Ente di area vasta elettivo che si interfacci tra la Regione ed i Comuni e non penso che questo tipo di istituzione possa essere rappresentato dall’attuale Città Metropolitana. Tempo fa, veniva detto che le province elettive costavano troppo ma sarebbe interessante sapere, quanto viene a costare alle nostre Comunità, in termini soprattutto di inefficienza e conseguenze preoccupanti sull’economia locale e sulla vita dei nostri cittadini, la gestione del territorio, per le materie di propria competenza, da parte della Città Metropolitana”.

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