Cordone (Lega) aggredito e minacciato a Firenze: un uomo ha tentato di colpirlo con una pietra

Il politico ha presentato denuncia. La solidarietà del partito

Marco Cordone, consigliere della Lega a Fucecchio, è stato aggredito a Firenze. Il politico ha presentato denuncia alla Digos. 

L’aggressione è avvenuta ieri (14 gennaio) in piene centro. Da quanto ricostruito l’esponente del partito di Matteo Salvini sarebbe stato minacciato da un uomo in stato di alterazione che avrebbe tentato di colpirlo con una pietra. Solo per miracolo Cordone non è rimasto ferito.

“Stavo tornando a casa – spiega -, quando ho sentito una presenza dietro di me che mi sfiora. Mi sono girato di scatto e ho visto un uomo di origine africana, tra i 25 e i 30 anni, in evidente stato di alterazione. Barcollava. Mi sono spostato energicamente, lui ha iniziato ad inveire contro di me. A quanto pare mi conosceva: “Io ti conosco”, “sei della Lega”, “vai via”. L’uomo, ormai in preda alla rabbia, è venuto verso di me minaccioso ha preso una grossa pietra e l’ha tirata con violenza contro di me. Essendo molto pesante, credo almeno due chili, non è riuscito a colpirmi, ma ha rotto la pedana di un dehors di un bar. Lì vicino c’erano degli operai che stavano smontando un ponteggio, uno di loro è venuto vicino a dove ero io per evitare che la situazione degenerasse. Fortunatamente l’aggressore si è allontanato”.

Al consigliere è arrivata a solidarietà della Lega nel Centrodestra nella Metrocittà Firenze

Per la consigliera metropolitana Cecilia Cappelletti “la vicenda evidenzia un problema di sicurezza che non può essere sottovalutato. Solidarietà anche al proprietario del bar danneggiato”

Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega nel gruppo Centrodestra per il cambiamento, esprime “tutta la mia solidarietà e vicinanza a Marco Cordone, uomo delle istituzioni, già consigliere provinciale della Lega di Firenze e oggi consigliere comunale a Fucecchio. La tentata aggressione subita in pieno centro a Firenze denota un problema di sicurezza che non può più essere sottovalutato, ma anzi deve essere concretamente affrontato e risolto. Stessa solidarietà va naturalmente al proprietario del bar danneggiato: avere un’attività nel centro storico, svolgere il proprio lavoro non può essere un rischio cui sottoporsi giornalmente”.

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