Ecovip, Centrodestra: “Respinta la nostra mozione per sostenere Santa Maria a Monte”

"Contrari a decisioni calate dall'alto che paiono andare nella direzione di destinare il Comprensorio del Cuoio a diventare la discarica della Toscana"

“La maggioranza ha respinto la nostra mozione, approvando emendamenti che ne hanno completamente snaturato il senso, dando dimostrazione che non è tra le loro priorità farsi portavoce delle richieste e delle preoccupazioni del nostro territorio, preferendo invece non porsi in contrasto con un governo della Regione Toscana che continua a scavalcare la voce dei territori, incurante delle richieste provenienti da quei cittadini che quotidianamente devono fare i conti con una situazione divenuta ormai critica dal punto di vista ambientale e della salute che richiederebbe, invece, una maggiore attenzione”. Lo dicono i consiglieri comunali di Centrodestra per Castelfranco Monica Ghiribelli, Alba Colombini e Nicola Sgueo.

I consiglieri, durante l’ultimo consiglio comunale, hanno “richiamato l’attenzione sulla richiesta di ampliamento presentata in Regione dalla Ecovip, portando in discussione una nostra mozione con la quale si chiedeva al Sindaco e alla Giunta di sostenere l’amministrazione comunale di Santa Maria a Monte (nel cui territorio si trovano gli impianti e che ha già manifestato la propria contrarietà a tale richiesta qui) nella decisione di non concedere il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione al suddetto ampliamento, alla quale conseguirebbe la possibilità per l’azienda di trattare rifiuti speciali anche potenzialmente pericolosi e che potrebbe comportare anche un suo eventuale assoggettamento alla normativa Seveso.

Il nostro territorio è al limite della saturazione per quanto riguarda gli impianti di trattamento di rifiuti e la preoccupazione della popolazione per le inevitabili ricadute dal punto di vista ambientale e della salute che deriverebbero da un tale ampliamento sono più che giustificate, anche in considerazione dell’apprensione generata dalle note vicende legate allo scandalo keu. Pur consapevoli che la Regione Toscana ha l’ultima parola nel procedimento amministrativo di autorizzazione, rimaniamo contrari a che il nostro territorio continui a dover fare le spese per decisioni calate dall’alto che, bypassando il parere delle amministrazioni locali, paiono andare nella direzione di destinare la provincia di Pisa e, in particolare, il Comprensorio del Cuoio, a diventare la discarica della Toscana”.

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