Polo scolastico San Miniato, CambiaMenti: “Basta scelte casuali, urgente una linea”

La consigliera: "Chiediamo da anni una riunione con le istituzioni. Nessun cenno dal Comune e nemmeno dalla Provincia"

“E’ sempre più urgente definire una linea strategica per quanto riguarda lo sviluppo degli istituti dato il carattere di scelta comprensoriale che questa questione riveste. E la Provincia, anche se privata a causa di leggi scellerate, di autorevolezza politica e di mezzi, resta l’ente competente a decidere in queste materie”. Lo dice Manola Guazzini del gruppo consiliare lista civica CambiaMenti, sottolineando cheEntrambi gli istituti di istruzione superiore presenti nel comune, sulla base dei dati delle preiscrizioni, registreranno, nel prossimo anno scolastico un aumento di iscritti che renderà necessaria l’utilizzazione di nuovi spazi. Evitiamo di aggiungere altre scelte casuali dettate dall’emergenza alle situazioni che si sono andate accumulando dal 2008 in poi”.

Attualmente, la sede storica del liceo Marconi a San Miniato è abbandonata da 14 anni; il grande edificio di proprietà dell’amministrazione provinciale di Pisa all’interporto di San Donato, dove è stato collocato il liceo Marconi fino al 2016, è attualmente vuoto e inutilizzato, ma su di esso la Provincia continua a pagare un mutuo di 156mila 76 euro all’anno fino al 2029; il liceo è attualmente collocato in una sede provvisoria a La Scala, per cui viene pagato un affitto di svariate decine di migliaia di euro al mese a una società milanese. L’istituto tecnico Cattaneo, collocato di fronte alla sede storica e con alcune aule dislocate nel conservatorio di Santa Chiara, ha anch’esso problemi di manutenzione e di espansione. Mancano per tutte le scuole medie superiori strutture adeguate per lo svolgimento delle attività motorie e sportive. Sono fioccate, attraverso atti dell’Amministrazione comunale (studi e progettazioni profumatamente pagati) oltre che attraverso voci ufficiali e ufficiose, le più diverse proposte di localizzazione”.

“E’ quindi indispensabile – prosegue la Guazzini – che in tempi molto rapidi (se si arriva a estate avremo anche dalle nostre parti pessime soluzioni emergenziali come quelle che hanno segnato l’inizio di quest’anno scolastico da molte parti) si decidano soluzioni che abbiano un senso e si inseriscano in un disegno. Noi il 20 febbraio abbiamo mandato a Comune, Provincia e dirigenti scolastici, una proposta articolata sui seguenti punti”.

“In primo luogo, sciogliere il nodo della collocazione definitiva del Liceo Marconi (anche perché su questo nel piano strutturale intercomunale di Fucecchio e San Miniato di cui si è avviata la presentazione qualcosa ci dovrà essere scritto) e compiere le scelte immediate necessarie per l’inizio del prossimo anno scolastico in coerenza con un disegno generale”.

“Secondo, puntare sull’impostazione di un polo scolastico comprendente l’Itc Cattaneo, il liceo Marconi collocato nella sede storica recuperata attraverso un progetto che, partendo dal consolidamento del versante nord ovest di San Miniato (annosa questione affrontata unicamente in campagna elettorale da ben 14 anni) contenga la realizzazione di una palestra e attraverso il recupero integrale a scopi scolastici, fatta salva la sezione museale, del conservatorio di Santa Chiara, che potrebbe ospitare strutture didattiche utilizzabili di volta in volta dai due istituti, a seconda delle oscillazioni della frequenza nei vari indirizzi. In questo quadro abbiamo proposto, per l’anno prossimo, di collocare nel Santa Chiara, oltre alle aule attualmente utilizzate dal Cattaneo, l’intero indirizzo linguistico del Marconi”.

“Terzo, risolvere secondo un disegno a basso impatto ambientale e coordinato con il piano strutturale intercomunale le questioni del potenziamento dei collegamenti e dei parcheggi”.

“Se ci sono altre proposte, vengano fuori e se ne discuta. Ma in tempo. E’ da anni che chiediamo una riunione straordinaria e aperta del consiglio comunale di San Miniato con le altre istituzioni interessate e con il mondo della scuola. La nostra proposta – conclude la consigliera – ha ricevuto riscontri solo dai comitati dei genitori e dai dirigenti scolastici. Nessun cenno dal Comune e nemmeno dalla Provincia, che pure, scottata dalle esperienze di questo inizio d’anno scolastico, pensavamo volesse muoversi con più celerità ed efficienza.

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